Pensioni, debiti, banche…i veri sogni dei partiti: mangiare a sbafo

di Lucio Fero
Pubblicato il 9 Ottobre 2017 - 11:02 OLTRE 6 MESI FA
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Pensioni, debiti, banche…i veri sogni dei partiti: mangiare a sbafo (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Pensioni, debiti, banche. E anche immigrati che di questi tempi…Quali sono le vere intenzioni dei partiti? Quali i loro vero sogni? Dove per ognuno di questi problemi batte il cuore vero delle forze politiche? Dove si esprimo e si possono leggere per così dire…al naturale?

Antonio Polito sul Corriere della Sera si è preso la briga di andare a leggere le mozioni dei partiti, mozioni di accompagno, sostegno, integrazione o contestazione del Def, documento di indirizzo di finanza pubblica. Polito sapeva che la fatica sarebbe stata ripagata.

In una mozione presentata e redatta dal centro destra (Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega)  ci si impegna ad “abbassare l’età pensionabile ripristinando quote e pensioni di anzianità”. Giustamente Polito osserva: neanche la Cgil…Tornare a quando si andava in pensione in teoria a 60 anni ma spesso prima, molto prima. Tornare all’Italia che in media andava in pensione a 58 e un pezzetto. Tornare alle pensioni di anzianità che si costruivano anche con qualche anno di contributi…figurativi. Ne mettevi insieme 35 ed era pensione. Un sogno, un sogno anche di molti italiani, moltissimi. Cui non si riesce a spiegare neanche con un disegnino che con un sogno così al risveglio di pensioni non ce n’è più. Per nessuno. Bene, questo sogno reale e fattibile quanto quello di avere le ali, è il sogno vero sulle pensioni di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Nero su bianco.

Restiamo in area, sempre mozione del centro destra. Stavolta obiettivo immigrati. Si legge: “Destinare risorse destinate a immigrazione a favore cittadini italiani disoccupati o in difficoltà”. E qui già si sente levarsi l’applauso dai più, dalla gran parte della gente. Basta coi soldi agli immigrati, basta mantenerli, basta stipendiarli. Nessuno li stipendia e neanche li mantiene. E’ pieno di balle al riguardo. Sugli immigrati i soldi caso mai li fanno gli italiani che hanno fatto dell’accoglienza business. Ma per gli immigrati si spende, questo è vero. Si spendono soldi italiani e anche europei. Il sogno di non spendere un euro per immigrati e migranti è sogno di massa, ok. Poi però bisogna aggiungere nella mozione taglia soldi all’immigrazione che ci si fa con gli immigrati.

Anche per metterli in galera ci vogliono soldi. Già, costano anche i lager eventualmente. E pure a ributtarli in mare ci si spende e non poco per organizzare la flotta che respinge. E anche a riportarli in massa a casa, anche a voler risparmiare magari usando qualche vagone piombato, un bel po’ di euro se ne vanno. Non fosse altro che per il cibo e i guardiani. Ma il cibo glielo diamo? La mozione non dice…

Debito e deficit pubblico, mozione M5S. Vi si legge “Sospendere rispetto indebitamento regola 3 per cento fino a conseguimento benessere sociale pari a livelli più elevati della Ue”. Cioè, letteralmente, loro, la Ue, la Bce, insomma l’Europa ci presta, più di prima. E noi non paghiamo il debito, anzi facciamo più debito, fino a che non ci sentiamo sufficientemente benestanti. Non è solo, come osserva Polito, il fuori dall’euro e dalla Ue. E’ di più, è un vero sogno. E’: facciamoci mantenere dalla Ue, passiamo a negozio, prendiamo e diciamo: paga la Ue. Fantastico, la miglior teoria dell’economia a sbafo mai elaborata e messa su carta da un movimento politico.

Ma, si sa, dalle parti di M5S sono in genere un po’ faciloni e loro non perdono tempo a studiarle le cose. Loro non sanno, loro sognano appunto. E il sogno non conosce grammatica, logica, aritmetica…M5S, si sa, è la gente. E invece la classe dirigente? Stefano Lepri su La Stampa ci mostra come la classe dirigente tutta sogni anch’essa.

Sulle banche stavolta il sogno. Bce dice che dal 2.018 se le banche prestano soldi a soggetti a rischio di non ripagare i debiti devono accantonare più soldi di prima a copertura del rischio. Altrimenti rifinisce a banche da salvare. E che fa l’Abi italiana, che fanno i politici italiani e i sindacati italiani, che fanno le istituzioni e il mondo della finanza italiani? Dicono sì, certo, guardate che però noi non facciamo più come abbiamo fatto fino a ieri e cioè non finanziamo più gli amici di cordata o di territorio? Dicono, riconoscono che il sistema italiana è stato tra i più corrivi nella finanza clientelare? No, respingono in coro sdegnati l’indicazione della Bce bollandola come catastrofica. Catastrofica per chi e per cosa è il sospetto che legittima questa reazione di lobby.

La classe dirigente sogna una unione bancaria europea in cui il costo dei rischi assunti è continentale ma la scelta (e l’arbitrio) dei rischi da assumere restano nazionali, anzi, meglio “di territorio”.

E il centro destra in favore di pronostico per vincere le prossime elezioni sogna di rimandare tutti in pensione di anzianità e di far sparire gli immigrati senza spendere un euro e M5S sogna un’Europa che ci mantiene fino a che non diciamo basta, siamo sazi.

E’ un vero festival e campionario dei veri sogni, che poi è un solo sogno: mangiare, cavarsela a sbafo. A sbafo della storia, della logica, della matematica, della realtà, non di rado della decenza.