Civati, Minzolini, Chiti i tre moschettieri del Senato eletto e pagato

Civati, Minzolini, Chiti i tre moschettieri del Senato eletto e pagato
Augusto Minzolini (foto Lapresse)

ROMA – Informa La Repubblica (articolo di Goffredo De Marchis) che “Accanto al disegno di legge firmato da Vannino Chiti sta prendendo corpo un nuovo testo, stavolta dalle fila di forza Italia. Il primo firmatario è Augusto Minzolini”. Vannino Chiti viene di solito identificato come “bersaniano”, di certo è del Pd, di certo dell’opposizione Pd a Matteo Renzi. Chiti, un senatore della sinistra Pd che ha raccolto più di 20 firme di senatori della sinistra Pd per una legge che, scrive sempre De Marchis, “conti sull’istinto di autodifesa dei senatori che non vogliono smettere di essere eletti. A fianco di Chiti e della sinistra Pd, Augusto Minzolini che non è un berlusconiano qualsiasi. E’ il falco più falco che c’è, orgoglioso di esserlo. Falco, falchissimo. Dal becco avvelenato dal rancore inestinguibile per non essere più il direttore del Tg1. Sempre De Marchis: “Dicono che abbia già raccolto 30 firme nel suo gruppo e in Ncd”. Trenta dei falchi di Minzolini più venti della sinistra Pd in nome di Chiti e fanno cinquanta.

Ma mica è finita a quota cinquanta la santa alleanza. Ancora La Repubblica: “Pippo Civati ha chiesto a Minzolini di presentare il suo testo prima di martedì quando si riunisce l’assemblea del Pd. Ha bisogno di sponde per spostare gli equilibri interni del Pd, ha bisogno di dimostrare che un’altra maggioranza è possibile per correggere in profondità…”. Da “correggere in profondità” secondo Civati c’è Renzi e tutto quello che fa. Ora La Repubblica avrà anche semplificato e c’è da star quasi certi che Civati smentirà di aver sollecitato il soccorso azzurro di Minzolini. Smentirà Civati per non esporsi alla banale considerazione: ma come Renzi colpevole di aver resuscitato Berlusconi come interlocutore politico e poi si va, tu quoque Civati, a riesumare politicamente Minzolini? Civati smentirà. Però il progetto Minzolini e quello Chiti per il Senato son tanto fratelli.

Minzolini vuole un Senato composto d senatori eletti. E lo vuole così anche la legge Chiti. E così lo vuole, fa sapere anche M5S. Senato che si occupa di Esteri, Difesa, Giustizia, Europa e Autonomie locali secondo Minzolini. Mica poco che aggiunge: Senato che vota la fiducia al governo in seduta congiunta con la Camera. Questo il progetto Chiti non lo contempla però la ripartizione delle competenze in una sorta di lottizzazione elegante tra Camera e Senato, questo Chiti lo vuole. Su alro punto Minzolini è più spiccio dei possibili alleati: “Valorizziamo le competenze, poi decideremo come modulare l’indennità”. L’indennità, cioè lo stipendio a fine mese dei senatori. Per Minzolini uomo di mondo meglio dire subito che nella sua legge-riforma lo stipendio non scompare, per Chiti meglio sorvolare sul fatto ovvio che nella sua di legge-riforma…non scompare.

Pippo Civati di questa marciante intesa si fa stimolo e raccordo. E’ molto tirata per i capelli e assai discutibile nella riforma targata Renzi la ventina di senatori illustri nominati dal Presidente delle Repubblica. Meccanico e semplicione nel Senato targato Renzi i trasferimento e il cumulo tra incarico di sindaco e quello di senatore. Incerto il ruolo e i compiti del nuovo Senato nella testa e nello scritto di Renzi/Boschi. A tutto ciò possono tranquillamente aggrapparsi i 20 e passa della sinistra Pd, i non si sa quanti del M5S dialogante, i 5/6 senatori “civatiani” e la trentina e forse più che dovesse adunare Minzolini in Forza Italia e dintorni. Ne hanno di appigli. Ma dalla natura e ragione dell’alleanza senatoriale in via di composizione si capisce con tutta evidenza che la santa alleanza tra Civati, Minzolini, Chiti e i rispettivi senatori si fonda su due colonne d’Ercole. Senato eletto e senatori con stipendio. Poteri e prerogative dell’Assemblea sono al di qua delle “colonne”. Matteo Renzi è al di là. Questo vedono insieme i Civati, i Minzolini e i Chiti: al di là delle colonne non si va: c’è pericolo, è peccato, è sacrilego. E ci si rimette pure uno scranno, pardon una nave. E una cambusa, pardon uno stipendio.

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