Profughi, Slovacchia contro invasione: doveva prenderne 190!

Profughi, Slovacchia contro invasione: doveva prenderne 190!
Profughi, Slovacchia contro invasione: doveva prenderne 190!

ROMA – Cechi, slovacchi, ungheresi e romeni hanno votato no, durissimamente e solamente no all’idea e alla pratica di dividersi per quote tra i 28 paesi dell’Unione Europea un contingente di 120 mila profughi. No, no e no. E anche se gli altri 24 paesi hanno votato sì, anche se l’Europa ha deciso a maggioranza, Praga, Bratislava, Budapest e Bucarest ricorreranno a Corti di Giustizia europea, si rifiuteranno, non applicheranno. Insomma non si faranno invadere né dalle decisioni degli altri Stati né dai profughi.

Giudicano quindi invasione politica qualunque decisione a maggioranza, anche ad ampia maggioranza (“qualificata” come si dice). Invasione qualunque decisione che non sia quella del singolo Stato che la adotta. Insomma tengono fermo il punto che non c’è Unione che tenga di fronte a Nazione.

Giudicano invasione materiale e fisica quella dei profughi che la ripartizione per quote assegnava loro. I numeri dicono molto, anche troppo: la Slovacchia ne doveva prendere 190. La Slovacchia è piccola certo, ma ha una grandissima determinazione nel gridare che 190 sono invasione, mescolanza, attentato, contagio.

Unione Europea…Appena ieri sera Enrico Mentana direttore-conduttore del telegiornale più seguito dal ceto dirigente italiano esplicitava la sua soddisfazione per il fatto che stavolta ad essere presi in castagna (a Roma si direbbe con il sorcio in bocca) sono stati i tedeschi. Lo scandalo Volkswagen viene vissuto in molte pubbliche opinioni europee come una “nemesi” (il concetto usato da Mentana). Nemesi, per spiegarlo alla buona: stavolta il guaio tocca a te e te lo meriti. E quella di Mentana è la versione elegante e colta. C’è ben di peggio in giro tra i danzanti di gioia perché tocca ai tedeschi con la Volkswagen. C’è un nazionalismo pezzente che si sente rimesso al mondo mentre fa infantili pernacchie alla Merkel-Germania. In Italia, in Grecia, in Francia, quasi ovunque è: alla Germania ben gli sta e peggio per loro.

Fino a ieri (e ancora oggi) in Germania, Finlandia, Olanda, Austria la grandissima parte dei cittadini e dei ceti dirigenti è sicura che i greci (governi e cittadini) imbroglino, continueranno a farlo e hanno come vero e unico obiettivo far pagare al contribuente europeo la loro abitudine di andare in pensione a cinquanta anni o di non pagare mai tasse.

Mezza Europa, quella del Nord, è convinta sia stato un errore far entrare i greci nell’Unione. Due terzi d’Europa (Francia, Germania, Italia, Spagna etc…) hanno la sensazione bruciante sia stato un regalo eccessivo, perfino in errore far entrare nell’Unione Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Romania. Mezza e più Europa (del Sud) ha in pubblico e conclamato dispetto i tedeschi tanto da narrare Volkswagen come punizione degli dei sulla Germania per i suoi peccati. Un pezzo d’Europa staccato dal continente, la Gran Bretagna, non fa mistero di voler restare dentro la Ue…ma anche fuori. Se questa è una Unione, con la maiuscola o minuscola che sia, la Terra, oltre che tonda, è anche piatta.

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