Quiz agli ostaggi a Nairobi: se non rispondi musulmano muori

di Lucio Fero
Pubblicato il 23 Settembre 2013 - 15:25 OLTRE 6 MESI FA
Vittime del blitz al Westgate (foto Ansa)

Vittime del blitz al Westgate (foto Ansa)

ROMA – Del macello di umani nel centro commerciale di Nairobi c’è un particolare che spiega e illustra la natura vera e profonda degli scannatori. Eccolo il “particolare”, raccontato da chi è sfuggito alla mattanza e non smentito dai macellai. Agli ostaggi, ai prigionieri, alle centinaia di persone catturate i miliziani combattenti dell’Islam modello Al Qaeda ponevano una domanda, anzi due, anzi tre…un vero e proprio test a quiz. Se sapevi pregare, se conoscevi la preghiera o il versetto che ogni buon musulmano conosce, allora avevi salva la vita. Altrimenti la morte, la morte all’infedele non musulmano.

Leggiamo sui giornali che non è un caso il quiz “musulmano o muori”. Leggiamo che non è un’iniziativa locale dei macellai di Nairobi, della “Vedova Bianca”, l’europa inglese convertita all’Islam a 18 anni, che guiderebbe il plotone di scannatori. Leggiamo che quella di ammazzare chiunque non sia musulmano (e di smetterla di ammazzarsi tra musulmani) è un’indicazione strategica del nuovo vertice di Al Qaeda. E quelli di Nairobi si sono uniformati alla strategia: ammazzano tutti coloro che non sanno dimostrare di essere musulmani. Anche i bambini? Anche i bambini. Se si sbagliano, sarà Allah nella sua misericordia a correggere e riparare all’errore, magari in un’altra vita perché in questa il macellato macellato è e macellato rimane.

Il quiz vita o morte, musulmano vive, infedele muore, chiarisce anche di cosa narra questa cronaca che arriva dal Kenya. Narra della guerra, della guerra che ci sta arrivando addosso. Della guerra che noi europei e occidentali non vogliamo sapere e comprendere più di tanto. Della guerra che Domenico Quirico su La Stampa di sabato 21 settembre prega di non rimuovere, non fingere che non ci sia e sia altra cosa. La guerra dichiarata e combattuta dai molti, moltissimi islamici e musulmani che vogliono instaurare in terra il Grande Califfato, lo Stato-Chiesa dei veri fedeli nell’unico vero dio. E per gli altri ginocchia piegate o morte.

L’esercito del Grande Califfato è accampato in forze in Somalia, Yemen, Ciad, Mali, Libia, Nigeria, Siria, Iraq, Afghanistan, Pakistan, Cecenia. Ha avamposti in Egitto, Tunisia, Indonesia, Iran…Un solo sguardo alla carta geografica rende possibile che quel quiz vita o morte un giorno per caso qualcuno lo faccia anche a noi in qualche parte del mondo, in qualche parte sempre più grande e più vicina.