Raggi zona nera: perché lei beneficiaria polizza vita Romeo? Che c’è tra i due?

ROMA – Raggi, la zona buia intorno alla sindaca, la zona delle cose non chiare, anzi buie, si allarga e si accresce di un territorio, di un fatto a settimana. Una zona buia e oscura di rapporti personali tenuti nascosti anche se profondamente intrecciati con le faccende prima di M5S romano e poi del governo del Campidoglio, questo è sicuro. E forse anche una zona nera, nera come quel milieu, habitat, clan politico sociale con cui la Raggi ha spesso avuto consonanza e frequentazione.

Una polizza vita non di un uomo avanti con gli anni intestata ad una donna che poi diventerà prima candidato sindaco e poi sindaca di Roma verrà eletta, Virginia Raggi appunto. Chi decide che la Raggi sarà la beneficiaria della polizza diventerà poi capo della segreteria politica della sindaca. Si chiama Salvatore Romeo, quando intesta la polizza alla Raggi la Raggi è solo una consigliera comunale M5S.

La polizza vita, i soldi a qualcuno nel caso Romeo dovesse morire, aveva fino a sei mesi prima delle elezioni a Roma altro beneficiario. Poi a inizio 2016 Romeo cambia il beneficiario che diventa la Raggi. Non è l’unica polizza che Romeo stipula nel periodo. Un’altra la regala, secondo testimonianza, ad Alessandra Bonaccorsi per un anno sua fidanzata e anche lei di M5S. E altre polizze, sempre a favore di esponenti/militanti M5S. Per un totale di circa 100mila euro di “premi” in caso di morte. Le stipula un dipendente del Comune che guadagna circa 35 mila euro annui.

Le “comunarie” M5S, Raggi le vince dopo aspri contrasti interni (ve ne sono ancora strascichi) e poi le elezioni che fanno raggi sindaca. Romeo promosso, anche nello stipendio che passa a circa 120 mila annui. Romeo e la Raggi operano fianco a fianco. Una foto li ritrae sui tetto del Campidoglio per parlare senza possibili orecchie ad ascoltare. Romeo e Raggi e Marra sono tutt’uno e sono la triade che regge l’ufficio del sindaco.

Poi arrivano i guai e anche le reprimende interne per la Raggi e Romeo viene retrocesso (ora nei guadagna circa 90 mila) e Marra finisce in galera. Questi i fatti cui va aggiunto l’improbabile e patetico “a mia insaputa” della Raggi sotto interrogatorio riguardo alla polizza. Già, lei non sapeva. Qualcosa di molto simile aveva detto il giorno dell’arresto di Marra “solo uno dei 23 mila dipendenti del Comune”. Smentita da…Grillo: “Si è fidata delle persone peggiori”. E Grillo non si riferiva ai 23 mila dipendenti.

Raggi per difendere la sua zona buia non disdegna la bugia, anche questo ormai purtroppo è un fatto.

Ora le domande, ovvie, doverose, conseguenti, minime. Perché un uomo intesta una polizza vita a una donna. Per amicizia, affetto, di qualunque tipo di amicizia e affetto si tratti? Se è così, se è andata così quest’uomo non può essere nominato capo della segreteria dalla donna diventata nel frattempo sindaca. Se quel che lega i due è di natura privata, non è decente che le nomine e gli incarichi pubblici si intreccino con i rapporti privati. Indecente che avvenga il contrario, indecente per tutti. Indecente il doppio per quelli che erano andati lì per cacciare niente meno al casta corrotta.

Oppure Raggi diventa beneficiaria, così la nomina Romeo non per amicizia ma per ripagare un debito. Un uomo intesta polizza ad altro, uomo o donna che sia, per sdebitarsi di qualcosa. Può essere, ma di cosa? Oppure ancora un uomo intesta una polizza ad altro, uomo o donna, per fare una sorta di investimento, per accattivarsi una simpatia, stabilire un do ut des. Può essere, ma qual era (ed è) lo scambio ipotizzato nella mente di Romeo quando faceva Raggi beneficiaria? E ancora, i soldi per tutte queste polizze beneficenza Romeo dove li prendeva dato il suo non alto reddito? Tutti risparmi? Singolare modo di risparmiare intestando ad altri.

Amicizia nascosta, debito ma di che, scambio ma quale…infine la domanda più grande: chi, cosa è andato a governare Roma? M5S ce l’ha portato al governo di Roma questo chi e questo cosa, sicuro. Ma proprio sicuri che al governo di Roma e al potere in Campidoglio ci sia davvero e solo M5S? Grillo non può mollare la Raggi, chiaro. Pagherebbe pesante prezzo di consenso elettorale. Ma cosa tiene in piedi davvero Grillo sostenendola? Un fascio di amicizie, un clan un po’ fascio, la zona buia di Virginia Raggi. Davvero deve essere questa la battaglia e la bandiera di M5S a Roma?

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