Rai-Ert: una faccia, una razza? Viale Mazzini si giura: “Qui non succederà mai”

images (2)ROMA – Tra Viale Mazzini e Saxa Rubra è stata tutta una mattinata di…sceneggiata greca. Non un dipendente, impiegato, tecnico, giornalista, dirigente, magazziniere e guarda porta che si sia sottratto al rito collettivo di mercoledì 12 giugno 2013 al mattino…e anche al pomeriggio. Una battuta, un sorriso, un richiamo finto pensoso, una preoccupazione scaramantica più che allusiva: insomma il rito dello scongiuro. Tra Viale Mazzini e Saxa Rubra, nei due santuari romani della Rai ma anche nei caposaldi e presidi e avamposti sparsi in ogni landa e regione, non c’è uno che non abbia pensato se per caso la Rai italiana e la Ert greca fossero, anzi siano “una faccia, una razza”. L’hanno pensato tutti e tutti l’hanno escluso giurando, scommettendo, valutando: alla Rai non succederà mai. Se lo sono giurato e garantito davanti ad ogni caffè, quello del mattino e quello del dopo pranzo, quello nei corridoi e negli uffici, sorseggiato in piedi o posato sulle scrivanie ogni caffè oggi in Rai era patto e promessa: questa è la Rai, da noi mai.

Ma perché quel pensiero scacciato nella testa di ciascuno in Rai si era affacciato? Se è la cosa più impossibile del mondo perché la suggestione che possa accadere è apparsa nella mente di tutti come naturale, quasi obbligata? Dunque, da tre a quattro volte gli addetti, i dipendenti, da tre a quattro volte quelli che servono, bastano e talvolta avanzano per mandare avanti l’azienda e i suoi prodotti. E fin qui ci siamo: sono i numeri della greca tv pubblica Ert e sono anche i numeri più o meno della Rai. Costi e produttività in media sette volte superiori a quelli sostenuti e realizzati dalle aziende concorrenti sul mercato. E anche qui ci siamo: sono i numeri della Ert e anche della Rai. Stretta relazione, quasi parentale tra partiti politici e tv pubblica. E anche qui la coincidenza è piena. Insomma l’identikit della Ert è maledettamente sovrapponibile a quello della Rai, con la sostanziale differenza che nella tv pubblica greca la corruzione è molto più endemica e virulenta di quanto non accada in Rai e che la Ert greca la vede il 10% dei greci mentre la Rai è la tv di più di mezza Italia.

Ecco perché viene in mente che…hai visto mai anche da noi? Ma da noi no, alla Rai non accadrà mai. Primo perché non si uccide una televisione così, neanche la “peggio televisione”. Sbaglia il governo greco che chiude Ert dalla sera alla mattina o più probabilmente, più che sbagliare fa scena. Annuncio di chiusura, drammatizzazione, tragedia, sceneggiata greca. E poi riapertura. Ci vuole questo teatro per ottenere che almeno alla Ert la smettano di buttar soldi pubblici dalla finestra. Così è fatta la Grecia: un governo esasperato dal pozzo senza fondo e senza pudore della Ert finge, sceneggia l’atto di Abramo che sacrifica la prole. Poi si ferma e passa alla parabola del figliol prodigo. Alla Ert sono poco meno di tremila, ne servono meno di mille e per farli diventare 2.500 si allestisce il grande dramma della tv scomparsa.

Così fanno in Grecia, e da noi? Da noi, in Rai, se sposti un conduttore o soprattutto una conduttrice dalla sedia di comando di un telegiornale o di una trasmissione, se provi a spostare per evidenti fenomeni di saturazione e di anagrafe, delle due l’una: o la magistratura del lavoro ti sanziona per attentato ai diritti umani oppure piove su di te l’accusa da sindacati e partiti politici di attentare alla libertà di parola e di espressione e di informazione e anche al nocciolo duro della democrazia. Se provi a spostare un sedere da una sedia…Figurato se volessi togliere una sedia. Da noi, in Rai, le corporazioni si sono fuse in una lega che nulla fonde o separa. Il ceto politico e quello giornalistico e quello manageriale e quello impiegatizio e quello del precariato più o meno a vita e quello dei collaboratori e quello delle aziende che forniscono servizi e quello dei fornitori…Da noi, in Rai, le larghissime intese sono da tempo il governo verticale e orizzontale degli uomini e delle cose.

Da noi, in Rai, non succederà mai. Neanche se hai il triplo dei dipendenti, un settimo della produttività, il sestuplo dei costi. Non succederà mai che qualcuno chiuda la Rai, neanche per metter paura, per fare bau bau e neanche chiuder davvero. Quella è tragedia greca. Da noi, in Rai, è italiana commedia, quella per cui non succederà mai che qualcuno matto ingiustamente ti chiuda e neanche che qualche pazzo furioso ti costringa ad essere azienda con i dipendenti che servono, la produttività possibile, i costi di mercato e i prodotti competitivi e di qualità.

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