Ricchi da scoppiare: in 500 mille mld in più in un anno. Capitalismo…rana?

di Lucio Fero
Pubblicato il 28 Dicembre 2017 - 11:01 OLTRE 6 MESI FA
zio-paperone

I ricchi sono sempre più ricchi

ROMA – Ricchi da scoppiare: in 500, solo in 500 su tutto il pianeta, mettono insieme un patrimonio, una ricchezza sconfinata di 5.300 miliardi di dollari. Glieli ha contati in tasca a quei 500 ricchi da scoppiare Bloomberg Billionaires Index. Insomma il conto è approssimato ma quasi ufficiale e certo non è il parto di una fantasia ostile al denaro e soprattutto a chi ce l’ha.

Insomma ci sono oggi sul pianeta Terra 500 sfondatissimi ricchi sfondati, i 500 più ricchi e sfondati dei ricchi che non sono solo 500. E fin qui non è proprio una notizia che sorprende. Magari le dimensioni, quei 5.300 miliardi da dividere per 500 portafogli…magari le dimensioni fanno un po’ impressione, ma solo un po’.

La notizia che è notizia è che quei 500 ricchi sfondati in un anno, un solo anno, hanno messo in tasca, nelle loro 500 tasche, mille miliardi in più del’anno prima. I loro patrimoni in un anno, un anno solo, sono cresciuti del 23 per cento circa.

Ora la ricchezza non è il demonio e a suo modo può essere perfino una virtù civile. Far fortuna non è peccato. E neanche necessariamente sinonimo di aver fregato o oppresso il prossimo. Mettiamo che quei 500 i miliardi se li siano meritati. Per abilità, ingegno, fortuna. Mettiamo, per comodità, che sia tutto limpido e lucente. Mettiamo, per comodità di discorso. Mettiamo, ipotizziamo siano tutti soldi santi e sudati. Ovviamente così non è, non è mai stato e non sarà mai. Ma mettiamo che sia così.

Anche ammesso e non concesso sia così, una forma, la forma contemporanea che il capitalismo soprattutto finanziario sta assumendo comincia a far dubitare delle sue condizioni di reale salute. Ma come? Il capitalismo scoppia di salute come non mai…Ecco, appunto scoppia, rischia di scoppiare. L’immagine di quei 500 ricchi sfondati sempre più ricchi e sfondati al ritmo di mille miliardi l’anno somiglia pericolosamente a quella della rana della favola che si gonfiava, gonfiava…fino a scoppiare.

Il capitalismo che è in po’ in economia quello che è la democrazia in politica (un pessimo sistema pieno di difetti ma l’umanità non ne ha mai finora inventato uno migliore) ha bisogno ed è stato florido e stabile come non mai quando ha saputo contenere diseguaglianze economiche e di reddito. Il capitalismo ha bisogno di ceto medio che risparmia e investe e di ceti popolari che consumano oltre i bisogni primari. E il capitalismo ha bisogno di welfare che di sicurezza a chi lavora e produce reddito. Il capitalismo è in salute quando la ricchezza viaggia in prima classe ma tutti gli altri o quasi sono sullo stesso treno. magari in altre carrozze ma sullo stesso treno. Se i ricchi staccano il loro vagone e lo gonfiano, gonfiano, gonfiano…alla fine il capitalismo deraglia.