ROMA – Roberto Burioni ha due grandi colpe, la prima: è un uomo di scienza e un medico, un virologo per l’esattezza. L’altra grande colpa: da tempo si espone, conduce una campagna di informazione a favore dei vaccini e quindi della salute. In nome di queste due accertate grandi colpe uno o più “tribunali del popolo in rete” lo hanno da tempo condannato. Per ora in contumacia, ammesso che i “tribunali del popolo in rete” sappiano cosa vuol dire contumacia.
Uno di questi tribunali, non si sa se giudice monocratico o plurima giuria ha emesso sentenza ovviamente via facebook. Eccola la sentenza, in formato post: “Roberto Burioni, ho un proiettile con il suo nome pronto in canna”.
Troppo facile e troppo bugiardo ricorrere alla scrollata di spalle incosciente e in fondo complice del caso isolato, del singolo esaltato. A parte e non tanto a parte la circostanza per cui si è fatto costume ed uso corrente la minaccia di morte (o di stupro, o di violenza o di ogni altra sevizia) verso chi non appartiene al tuo clan, setta, partito, lobby, c’è un fatto diciamo così di calendario che vieta, impedisce la consolazione del caso isolato, del singolo esaltato.
E il fatto è che la minaccia di morte, il solo concepire come meritevole di essere cancellato, la sola associazione dell’eliminazione come pena per la scienza e l’attività scientifica non è stata di questo mondo, di questa parte di mondo che chiamiamo Europa ed Occidente da quattro secoli. Volere la morte di uno scienziato perché fa scienza e quindi pensare che la scienza sia diabolica e asservita al male non succedeva dal…Medioevo.
Non solo i no vax espongono se stessi, i propri figli e i bambini di tutti al rischio di malattie anche gravi. Non solo le predicazioni anti farmaci risospingono verso il tempo non lontanissimo eppure dimenticato e rimosso di quando si moriva per un’infezione…
Non solo tutto questo: il no vax e le altre fedi militanti muovono autentica jihad (sì, guerra santa in nome della vera e unica fede) alla scienza e alla ragione. Vogliono il ritorno di un Califfato nelle menti umane, quello dove i libri e i laboratori sono maledetti e dove sia detto che chi fa ricerca scientifica fornica con il maligno. I soldati di questa jihad purtroppo vivono insieme a noi e lottano contro di noi e sono talmente vicini e di casa che basta andare su facebook e trovare il loro Medioevo che vogliono fare diventare nostro, anche con la violenza.