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Santoro si traveste da Napolitano, fa premier Rodotà, Gabanelli all’Istruzione…

di Lucio Fero |2 Settembre 2022 18:04

ROMA – Presidente del Consiglio Stefano Rodotà, Anna Maria Cancellieri agli Interni, Gino Strada alla Sanità, Salvatore Settis alla Cultura, Fabio Mini alla Difesa, Laura Boldrini agli Esteri, Milena Gabanelli all’Istruzione, Maurizio Landini al Welfare, Carlo Petrini alle Politiche Agricole. Catia Batioli all’Ambiente, Fabrizio Barca allo Sviluppo Economico, Luigi Zingales all’Economia, Pier Camillo Davigo alla Giustizia, Irene Tinagli alle Pari Opportunità. Ma cosa stiamo leggendo, un elenco a caso di persone stimabili, alcune molto, altre un po’ meno? Una galleria di cognomi tutti cari, con qualche eccezione, alla sinistra un po’ antagonista e molto con la puzza al naso? O lo scarabocchio in forma di governo tracciato sulla lavagna della propria presunzione da uno che si sente Napolitano, di certo il Presidente della Repubblica delle tv? La terza che hai letto caro lettore: questo è il governo di Michele Santoro. Che ha la bontà e la generosità di proporlo al paese. Come si può rifiutare o sottovalutare tanto grazioso omaggio?

Ci ha pensato Santoro e si vede la mano del politico esperto, del giornalista navigato, del domatore di uomini e cose. Premier quel Rodotà che a Santoro hanno detto piace a Grillo. Chi glielo ha detto e se sia vero non si sa. Ministro degli Interni la Cancellieri che, si dice, piaccia al Pd. Si dice, pare…Alla Sanità l’eroe degli ospedali nel mondo, il nemico di ogni divisa, in particolare quella degli americani, insomma Gino Strada a rappresentare il pacifismo in ogni sala chirurgica. Salvatore Settis alla Cultura così anche a Repubblica sono contenti e tutti a sinistra restano attenti alla lezione del maestro. Laura Boldrini agli Esteri, si era candidata con Vendola e tanto basta e poi che altri “esteri” ha l’Italia se non gli immigrati a Lampedusa? Milena Gabanelli all’Istruzione finalmente insegnerà agli italiani l’educazione. Maurizio Landini ex Fiom al Welfare caccerà dall’Italia ogni Marchionne. Carlo Petrini stanerà ogni ogm. Pier Camillo Davigo alla Giustizia sarà il ritorno vintage del Pool di Milano… Poi ci mettiamo due che sanno di economia, uno di destra e uno di sinistra, Zingales e Barca e fa tanto responsabilità nazionale.

Mancano solo gli infermieri, non per i membri di questo governo di fantasia. Non per loro che sono nomi e persone rispettabili e degne. Mancano gli infermieri per chi si traveste da Napolitano, mette il suo scarabocchio sul sito, da tempo si è proclamato “Servizio Pubblico” e ora si dichiara aiutante in campo, anzi sostituto del Capo dello Stato. Uno normale fa il toto ministri, lui fa direttamente i ministri.

Infermieri, caposala, qualcuno faccia qualcosa. Oppure nessuno faccia nulla perché in fondo è normale che un Santoro suggerisca al paese il governo nome per nome. Normale in una comunità dove il dare i numeri sta diventando letteralmente civica abitudine. E, se proprio vogliamo, a proposito del marchio e brand Santoro, della sua garanzia per il suo governo, è lo stesso Santoro che ha fatto da trampolino a Berlusconi in quella indimenticabile serata tv, quella in cui erano d’accordo su tutto tranne che su Travaglio? Sì, è lo stesso. Quindi attenzione a quell’elenco, anzi attenzione a finirci dentro.

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