Supertassa, perché solo i pensionati? Hanno rubato? Esodati avanzati, lo sapevi?

di Lucio Fero
Pubblicato il 11 Novembre 2013 - 16:33 OLTRE 6 MESI FA

Supertassa, perché solo i pensionati? Hanno rubato? Esodati avanzati, lo sapevi?ROMA – Sul blocco e taglio delle pensioni di medio e alto importo c’è una domanda che dovrebbe essere la prima e che invece nessuno fa: se necessaria e giusta fosse una super tassa sopra una certa quota di reddito, allora perché questa super tassa solo sui redditi dei pensionati? Nessuno la fa questa domanda e si capisce senza fatica perché.

Primo perché: è la stessa domanda che ha fatto La Corte Costituzionale. Corte che, diversamente da quanto amano raccontare tutti in giro, non ha dichiarato fuori Costituzione imporre una super tassa, una di fatto maggiorata aliquota Irpef del 48 o 52 per cento sopra un’alta quota di reddito. La Consulta ha detto al legislatore: fallo se vuoi, imponi la super tassa, spetta a te decidere. Solo che se lo fai, se imponi la super tassa, la devi imporre a tutti coloro che oltre quella quota di reddito vanno, non solo ai pensionati.

Traduzione neanche difficile, elementare: cinque per cento in più di tassa (contributo) sopra i 90 mila euro, dieci o quindici per cento in più sopra i 150 mila? Se si fa si deve fare per i 90 mila e passa dell’ingegnere, del medico, del notaio, della mosca bianca del commerciante che li dichiara, del politico, del professore universitario, dell’imprenditore, del funzionario e di tutti questi e di tutti gli altri ancora. Ma questo non si ha il coraggio di dirlo, ecco perché alla domanda nessuno non diciamo risponde ma neanche accenna.

Si dice che la super tassa deve valere solo per i pensionati. E che avranno mai fatti i pensionati? Hanno rubato? Si dovrebbe avere il coraggio politico e civile di riconoscere che ci sono molti pensionati, tra quelli della Pubblica Amministrazione e quelli degli Enti Locali soprattutto, che  percepiscono di pensione più di quanto non abbiano versato in contributi. E si dovrebbe avere il coraggio di riconoscere che pensioni, spesso basse, di intere categorie del lavoro autonomo, sono comunque pari a cinque/sei volte quanto legittimato finanziariamente dai contributi versati, spesso meno che irrisori.

Riconosciuto questo dato di fatto, avendo mostrato il coraggio civile della competenza non opportunista, si dovrebbe quindi dire che una pensione medio-alta coperta dai contributi versati durante la vita lavorativa non è privilegio e che invece è profondamente ingiusto punirla come fosse infamante peccato. Punirla due volte: con il blocco della indicizzazione e con il contributo di solidarietà. Una discreta tenaglia che alla lunga, e anche alla media, se la stritola in un decennio anche una pensione da 90 mila lordi.

Ma il punto è che di pensioni regalate dalla mano pubblica e solo in parte pagate dai contributi ce n’è milioni e fa scandalo dirlo, anche solo pensarlo. Di pensioni ricche invece ce n’è poche e fa audience metterle nel mirino, sia quelle gonfiate dalle leggine di Stato, sia quelle pagate fino all’ultima lira-euro dal lavoratore.

Tutti pensionati, pensionare tutti e pensionarli a stecchetto: è la politica economico-previdenziale del trittico Pd-Pdl-M5S. Il Pd che punta a smontare la pensione a 65 anni, figurasi a 66. Il Pdl che punta a mantenere quel limite, tranne le una, cento, mille eccezioni. M5S che è per la pensione di cittadinanza dopo il reddito di cittadinanza. In Italia già ci sono 23 milioni di pensioni, l’idea evidente è di portarle verso quota 25, magari un domani 30 milioni di pensioni. E tutte sui 1500 netti al mese.

Purtroppo non è un paradosso, una pura invenzione. Purtroppo è una semplice estrapolazione-esasperazione di ciò che i tre partiti vanno comiziando e legiferando qua e là. E che nulla trapeli di quel che accade davvero: nelle ultime ed estreme righe di qualche giornale si legge, non smentiti dai sindacati e dai partiti, niente meno che di “esodati avanzati”. E che , chi sarebbero mai? Chi sono mai? Si legge che una parte dei soldi in finanziaria per questa o quella spesa potrebbe venire dall’avanzo di cassa di quanto stanziato per gli esodati 2013. Alla resa dei conti non i 150 mila messi in conto ma molti di meno. Ma non erano quasi mezzo milione, in crescendo fino al 2016? Non erano stati contati sempre per difetto? Pare che siano stati molti di meno. Che nulla trapeli o che almeno qualcuno smentisca.