ROMA – Pian piano, con molta calma, il tempo che tutto il danno possibile sia fatto, si comunica a verificare, stabilire, accertare che le morti “sospette” di questi giorni sono in realtà spiacevoli ma normali decessi. Non c’è parente di anziano deceduto in questi ultimi giorni che, opportunamente interrogato e invogliato da giornali e televisioni, non dichiari: “stava bene, poi è morto dopo la vaccinazione”. Ma non è vero, o meglio è vero solo nell’affettuoso ricordo dei parenti e nel sospettoso atteggiamento della gente nei confronti della medicina in generale. Non è vero, non stavano “bene”: erano anziani afflitti da altre e gravi patologie, cardiache, renali…
Sono morti dopo la vaccinazione anti influenzale perché…Perché sarebbero morti comunque. Ogni giorno in Italia muoiono 1.600 anziani per le patologie più varie. Sopra i 65 anni, sopra i 70 e sopra ancora la percentuale di coloro cui i medici prescrivono la vaccinazione anti influenza è progressivamente alta e poi altissima. Per l’ottimo motivo che una influenza, giorni di febbre e di disidratazione possono risultare letali per molti grandi anziani (si definiscono tali dai 75 anni in poi). Quindi dei 1.600 anziani che ogni giorno muoiono almeno mille avranno fatto la vaccinazione. Tutti uccisi dal Fluad o da altri pericolosissimi e letali vaccini?
L’agenzia del farmaco europea e poi quella italiana e poi i primi responsi dai laboratori: nessuno ha trovato finora conferma nel sospetto di un collegamento tra vaccino e le 13 morti sotto indagine. Insomma sembra, fino a prova contraria, che il vaccino non c’entri nulla con i decessi. L’unico rapporto tra il vaccinarsi e il morire sembra essere quello antico e ovvio della contemporaneità. Non un rapporto di causa-effetto, ma un rapporto di vicinanza temporale tra due eventi privi appunto di nesso causa-effetto. Insomma, per dirla in maniera più cruda: un anziano cardiopatico o con altre patologie croniche tipiche dell’età avanzata, quell’anziano si vaccina perché di influenza potrebbe morire e muore. Ma non per il vaccino, muore delle malattie, acciacchi, usure. Magari muore il giorno dopo o due giorni dopo il vaccino, ma a ottanta/novanta anni se non si è in perfetta forma fisica/clinica e spesso anche se lo si è si può morire ogni giorno, proprio ogni giorno. Con o senza vaccino.
Piano piano, con molta calma, il tempo che tutto il danno possibile sia fatto si comincia a riconoscere ed ammettere che è stato, è un “al lupo, al lupo” e che il lupo non c’è. Ha funzionato però lo al lupo al lupo…Amministratori e pubblici ufficiali terrorizzati sia dal dire sia dal nascondere, opinione pubblica preparata a diffidare dei vaccini sotto invadente predicazione di chi non solo diffida ma francamente odia la medicina, comprensibile e purtroppo comprovata non totale affidabilità etica da parte delle grandi e piccole case farmaceutiche. Ne è venuto fuori un bel al lupo, al lupo: decine, centinaia di migliaia di anziani comprensibilmente quest’anno non si vaccineranno contro l’influenza e qualcuno di loro pagherà con la vita questa scelta e migliaia, decine di migliaia di genitori tanto apprensivi quanto nocivi terranno i loro figli lontani dalle vaccinazioni e quindi distanti da una vita lunga e sana. Perché prima o poi, dopo gli al lupo al lupo, il lupo arriva davvero, si mangia la scienza e la salute, si chiama ignoranza e contro, come dimostra la storia umana, non c’è vaccino.
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