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La maestra grillina che non va in cattedra ma prende lo stipendio

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La maestra grillina che non va in cattedra ma prende lo stipendio

Oggi parliamo della dura vita del pendolare. Di quell’operaio, di quel dipendente statale, di quel lavoratore che ogni mattina è costretto a fare kilometri e kilometri per raggiungere il proprio luogo di impiego. In particolare parliamo della storia della maestra Valentina che insegna italiano e che per raggiungere il suo posto di lavoro deve percorre 1500 km. La raccontiamo con una certa dose di ironia perché la storia ha davvero dell’incredibile. Valentina Pugliesi è una maestra elementare nell’Istituto comprensivo “Manzoni” di Torino, di ruolo da qualche anno. La notizia che l’ha fatta finire sulle prime pagine dei giornali riguarda la sua elezione ed eletta in Consiglio comunale con l’M5s in provincia di Catania.

Quello che ha suscitato l’ira dei genitori e della scuola è che da settembre l’insegnante è latitante, non si è mai vista in cattedra. Nel giugno scorso è stata eletta in Consiglio nel comune di Misterbianco, alle pendici dell’Etna, e da allora, come testimonia con numerosi post dettagliati la sua pagina Facebook, è super impegnata nel ricoprire nel migliore dei modi il ruolo di “portavoce M5s di Misterbianco”.

Un’attività talmente assidua da impedire di fatto la presenza nel ricoprire l’altro ruolo, quello di insegnante.
La maestra Valentina si è premurata di avvertire la scuola che i permessi per l’attività politica sono contemplati dalla legge e che quindi le sue assenze sono giustificate. Ma nonostante questo l’ufficio scolastico provinciale di Torino ha deciso di aprire un’indagine. La difesa dell’insegnante è basata sul fatto, come dichiara, che “le licenze le permettono di assentarsi per la giornata dei lavori consiliari. Stabilendo il diritto di assentarsi dal servizio per il tempo strettamente necessario per la partecipazione a ciascuna seduta dei rispettivi consigli. E per il raggiungimento del luogo di suo svolgimento”.

In poche parole, se il consiglio comunale è convocato per mercoledì, in teoria la legge consente di assentarsi dal lavoro non solo per parteciparvi, ma anche per il tempo necessario per raggiungere il municipio: e la distanza Misterbianco – Torino non è certo una passeggiata. Così dalla scuola hanno dovuto chiamare una supplente, ma l’aspetto più significativo in perfetto stile grillino, è che la maestra non ha chiesto il congedo…quindi continua a percepire lo stipendio.

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