Crisi energetica, crisi climatica: Letta e Salvini eludono con Jus Scholae e Flat tax due emergenze mondiali

Crisi energetica, crisi climatica: Letta e Salvini eludonoo e deludono con Jus Scholae e Flat tax le due emergenze mondiali e nazionali, ve ne accorgerete in autunno

di Marco Benedetto
Pubblicato il 15 Agosto 2022 - 11:05 OLTRE 6 MESI FA
Crisi energetica, crisi climatica. ecco lo spreco di energia a Roma

Crisi energetica, crisi climatica. ecco lo spreco di energia a Roma

Crisi energetica, crisi climatica, due emergenze mondiali e nazionali. Cosa faranno i partiti dopo le elezioni?

Si guardano bene dal dircelo. Ci bombardano con promesse irrealizzabili come la flat tax al 15% o scemenze a scopo di lucro come lo jus scholae.
Destra e sinistra unite nella umiliante presa in giro dei loro programmi elettorali.
È l’amara constatazione cui ci portano gli annunci di questi ultimi giorni.
Il peso delle tasse e ancor più i lacci e lacciuoli denunciati mezzo secolo fa e nel frattempo solo aggravati e incattiviti stanno soffocando l’Italia. Ma la sparata di un taglio fiscale di quella misura offende nel sentirla.

Diventare cittadini si può già oggi

Lo jus soli è un atto minimo di giustizia. In America è così. Se ci nasci, cittadino sei. Ma l’idea dei corsi per diventare cittadino sa di gimmick, trucchetto per favorire qualche amico che quei corsi si appresta a tenere.

Già oggi chi non è nato in Italia può tranquillamente diventare cittadino italiano. Conosco due persone che lo hanno fatto di recente. Grandi lavoratrici, donne di normale intelligenza, di gran buona volontà. Lo hanno fatto senza drammi. Quanti e quante sono le persone in quelle condizioni? Un milione? di più? di meno?

I partiti non sanno o non vogliono affrontare la crisi

Pensate che si possa votare chi ci prende in giro con la flat tax o fa di una cosa che già esiste una inutile bandiera. Come fate a meravigliarvi per l‘astensionismo della gente normale, chiamata centro? È puro disgusto.
Escludo dai motivi di disgusto il sospetto di connivenza col nemico di sempre, ieri Unione Sovietica oggi Russia. Gli italiani sono da sempre inclini alla esterofilia.

La beffa del destino è che i vecchi comunisti si sono estinti e il vecchio PCI è stato infiltrato e ora è guidato dai democristiani, naturalmente di sinistra. Il risultato è che l’Italia oggi è un Paese socialista senza il pragmatismo e la flessibilità di Togliatti ma con il moralismo dei preti. “Nemici della patria e del progresso” li bollò Pascarella.
La nota positiva della trasformazione del PCI è che la sua ultima mutazione, Il Pd è oggi saldamente occidentale. Questo grazie alle scelte di Berlinguer che sganciandosi da Mosca garanti al suo partito la sopravvivenza per tre decenni finora rispetto ai partiti della prima repubblica.

I russi non son ciula

Purtroppo i russi non sono ciula. Abbandonando la sinistra ufficiale al suo burocratico destino, ha investito in amicizia e chissà che altro nella destra (Berlusconi in dacia) e nella nuova sinistra leghista e grillina con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Ma mi sento cadere le braccia davanti alla assenza di idee sulle due grandi emergenze di oggi: energia e clima. Tremo anzi pensando a quello che potrebbero partorire le menti di un Letta o di una Meloni.
Mentre i giornali scrivono di un autunno con drastiche misure di riduzione dei consumi, nessuno ha il coraggio civile di guardarsi attorno, constatare gli sprechi, prendere misure immediate.

Le due crisi come se non ci fossero

Cominciamo dai monumenti illuminati la notte. E i negozi e i ristoranti con fari accesi senza ragione. In Francia multano i negozi che tengono porte aperte e condizionatori in funzione.
Qui dalla mia finestra mi godo un campanile illuminato e i fari accesi giorno e notte di un ristorante chiuso e in ristrutturazione. Faccio cento metri e sono abbagliato dai fari di un altro ristorante. Sono puntati, in questi soleggiatissimi pomeriggi romani , su tre vetrine chiuse dal cartone. Poco più in là c’è la farmacia. Chiusa dopo le 20 ma con le serrande illuminate a giorno. Il tutto su una linea retta di 300 metri. Moltiplicate per le centinaia di ettari che copre Roma, per i 330 mila km quadrati dell’Italia e vi fate un’idea.

Il confronto è ardito ma mi viene da pensare a alcune letture di questi giorni che puntano alla superficialità e incapacità di visione e programmazione del nostro esercito nella prima (Prezzolini, Caporetto e Vittorio Veneto) come nella seconda guerra del secolo scorso (Feroleto, E adesso?).
Piangeremo a novembre e possiamo essere certi che sarà il festival della improvvisazione.

La crisi energetica

Restando ancora un attimo in tema di energia, sarebbe da chiedere all’aspirante presidente della Repubblica Berlusconi che fine hanno fatto le centrali nucleari obsolete da lui comprate in Francia sapendo che mai sarebbe nemmeno posata una prima pietra. Un effetto però ci fu. Sarkozy appoggiò Berlusconi imponendo alla Merkel come capo della Bce Mario Draghi, che già allora studiava da primo ministro ed era ingombrante e fastidioso tanto per Berlusconi quanto per il risanatore dei conti pubblici Tremonti.

Resta il clima. A destra credo pensino che sia uno scherzo inventato da qualche ambientalista. A sinistra sono condizionati e forse infastiditi dalle spesso nocive polemiche dei verdi.
Farebbero bene tutti (e con loro anche qualche giornalista) a leggere qualche libro di storia.
Scoprirebbero così che il clima con i suoi cambiamenti ha determinato l’evoluzione del mondo: dalla nascita dell’umanità alla desertificazione del Sahara e del Medio Oriente alla caduta dell’impero romano.

L’emergenza del clima

Scoprirebbero anche che il clima cambia non per colpa delle automobili o delle industrie ma perché è scritto nella legge dell’universo. Che il cambiamento climatico è cosa ben diversa dalla qualità dell’ambiente.
Per la prima volta da che mondo è mondo l’umanità dispone di conoscenze e strumenti per anticipo, contrastare o quanto meno attenuare gli effetti del cambio del clima.
Assordati dal clamore dei profeti di sventura i nostri reggitori pensano ad altro (e questo avviene non solo in Italia).
Pensano alla flat tax al 15% e allo jus scholae. E non fanno nien di concreto, si salvano l’anima con le domeniche a piedi, il massimo del pensiero verde oltre all’assurdo no al nucleare. Poi saranno amari.