Tonino ringrazia

” Chapeaù” direbbe Massimo D’Alema. Il suo antagonista Walter Veltroni é riuscito in una impresa che ha dell’incredibile.

Rivitalizzare un concorrente dandogli visibilità e spazio e ricevendone in cambio insulti e travaso secco di voti nell’Italia dei Valori. A stare a un sondaggio che si presume attendibile visto che lo ha pubblicato l’Unità il povero Pd sarebbe al 22%, mentre Di Pietro, grazie alla politica assurda di Veltroni ,sale al 14%.

La storia inizia prima delle politiche del 2008. Sapendosi in difficoltà, il trionfo del centro destra era dato per sicuro, il segretario Pd cerca di ramazzare il massimo delle adesioni possibili e prende una decisione incauta. E si crede più furbo di Tonino il Molisano.  Inserisce i candidati dell Idv nelle liste elettorali con assicurazione di un risultato sicuro.

Di Pietro gli aveva venduto che i suoi parlamentari avrebbero fatto parte del gruppo Pd, e che si sarebbero attenuti alla linea. Nemmeno due giorni dopo i Dipietristi  costituiscono un gruppo a sé e iniziano una guerra senza quartiere contro il Pd, sfruttando ogni minimo appiglio. Povero Walter , per lui sono meglio le estati romane che la politica.

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