Messi dribbla anche i cammelli nel deserto…Adani dixit e disse bene

Lato destro del campo, il miglior difensore croato a meno di 20 centimetri con i suoi piedi da quelli di Messi e a meno di due metri dalla coppia, a destra e sinistra dei due, altri due giocatori croati a far impossibile che Messi esca da lì con la palla e anche senza. Messi torna indietro, anzi no, torna e non torna, gira su se stesso, poi rigira piano sulle sue gambe, poi accelera, verso avanti lungo il campo che rimane, anzi no, verso dietro, anzi ancora no eppure sì, verso il centro del campo e insieme la sua fine, il limite del campo e il pallone è sempre lì tra i suoi piedi, fino a che non lo consegna, lo mira in direzione precisa e perfetta del suo compagno che non potrà che farne di quella consegna un gol. I tre croati in campo intorno a Messi hanno visto tutto ma più che guardare non hanno potuto. Perché “Messi dribbla anche i cammelli nel deserto”.

Una frase felice

Messi dribbla anche i cammelli nel deserto, una frase felice che riassume, spiega, racconta, esprime e induce al sorriso in chi la ascolta e prima lo ha visto Messi che dribblava anche i cammelli nel deserto. Lele Adani dixit. E disse bene. E dispiace, poi però neanche tanto, per coloro che confondono una stipsi del linguaggio con sobria eleganza dell’eloquio.

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