Michela Murgia: “Mi spaventa il linguaggio di guerra del generale Figliuolo, mi spaventa un Commissario in divisa, non ho mai subito il fascino della divisa”. Il fascino della divisa? La Murgia mescola in insalatona emotivo-politica-estetica la sua avversione ai militari, sempre e comunque, senza se e senza ma. Militare è per la Murgia cattivo segno, anzi sinonimo di cose brutte e lei, alla parola e alla vista, si spaventa. Bene, libera opinione e libero sentimento: La Murgia spaurita è affar suo e al massimo curiosità minima per quella parte del mondo che alla Murgia e ai suoi scritti si interessa.
La scrittrice e la logistica vaccinale
Già, perché Michela Murgia è una scrittrice. E cosa mai c’entra, qual è il posto, la competenza, il titolo, l’opportunità grazie ai quali una scrittrice valuta della logistica della campagna vaccinale? Come se uno dicesse, pretendendo di esprimere un giudizio di valore, che di salire su quell’aereo non si fida perché è colorato di blu e a lui/lei il blu ispira diffidenza. Umano, una pacca sulla spalla in gentilezza e nemmeno la più vaga idea di prenderlo/a prenderla sul serio. Una piccola fobia da comprendere, passarci sopra. Niente di serio appunto. E invece no: il clamoroso fuor di logica della scrittrice Michela Murgia viene comunicato e diffuso niente meno che come politica opinione. Forse, anzi senza forse, perché la scrittrice Murgia si sente e soprattutto viene collocata fuori posto: insensato chiederle in tv della logistica vaccinale, presuntuoso da parte sua rispondere a simile domanda.
Antimafia e salta file vaccino
Ma il titolo di miglior fuori posto della giornata va a Nicola Morra presidente della Commissione parlamentare Antimafia. Nicola Morra aveva già mostrato una certa qual incontenibile voglia di occuparsi di vaccini, era andato di persona ad ammonire, anzi sgridare vaccinatori veri al lavoro vero. Era andato a dire loro a muso duro: io vi guardo! Un grande aiuto senza dubbio alla campagna vaccinale il senatore che va al centro vaccinale a impartire istruzioni…Ma non era che un inizio. Si apprende che la Commissione Antimafia, presidente Morra, vuole gli elenchi di tutti i vaccinati definibili salta fila. Assommano a circa due milioni e la Commissione Antimafia li vuole tutti. Per spulciarli, perseguirli, incriminare? Che c’entra l’Antimafia con le vaccinazioni e anche con i cosiddetti salta fila? Nulla, meno di nulla. Solo purissimo e distillato bisogno di essere prezzemolo ogni minestra, vaccini compresi. Anzi, stavolta qualcosa di più e di diverso: non solo il voler star sempre in mezzo, stavolta un mastodontico fuori posto e fuori…dal vaso.