Casini, se il topolino partorisce la montagna

di Mino Fuccillo
Pubblicato il 10 Novembre 2011 - 15:13 OLTRE 6 MESI FA

Pierferdinando Casini con Pier Luigi Bersani (Lapresse)

ROMA – Pierferdinando Casini: se il topolino partorisce la montagna. Se il governo Monti si fa, se dura un anno e un po’, fino alle elezioni del 2013, che succede ai partiti italiani e a quella che si chiama la “geografia” politica? Succede un autentico “choc climatico”, con relativa modifica della fauna e della flora che dovranno, se e come potranno, più o meno adattarsi al mutato ambiente.

Ambiente che diventerà troppo caldo per il mastodonte Pdl. Pdl senza Berlusconi non vuol dire estinzione ma riduzione della taglia e del peso sì. Il Pdl sopravviverà ma come e quanto non si sa. Una “mutazione” di minoranza verso una destra anti Europa? Possibile. Una migrazione contenuta ma significativa verso una Udc che si allarga e muta anch’essa in partito riformista moderato? Probabile. Insomma Pdl più piccolo e Udc o meglio Terzo Polo più grosso.

Robuste nicchie ecologiche e biologiche, ma pur sempre nicchie, per la Lega, per Vendola e Di Pietro. Popoleranno e colonizzeranno territori di pubblica opinione e di elettorato, ma saranno “continenti” staccati e marginali, un po’ come L’Australia.

E il Pd che Bersani ha pronosticato poter diventare “il partito del secolo” in proporzione e in premio alle responsabilità che si assume? Sarà una giraffa dalle gambe altissime ma esili che, quando va a bere, deve chinarsi e diventa vulnerabile. Potrà correre veloce ma, come una bicicletta, se si ferma cade. Potrà governare ma non in prima persona, vincere elezioni soltanto accompagnando qualcun altro. Qualcun altro che darà il segno della vittoria o del governo: gli “australiani” Vendola e Di Pietro che sbarcano nel continente Pangea, oppure Pierferdinando Casini e il suo Terzo Polo che stanno per recitare, ereditare la parte dei piccoli mammiferi quando l’asteroide sgombrò il campo dai dinosauri.

Casini, per cui l’accompagno di Fini e Rutelli equivale a dita palmate di cui non si ha più bisogno usciti dall’acqua. Rutelli e Fini che appannano un po’ Casini, più il primo che il secondo. Casini che dopo un anno e un po’ di più di governo Monti potrà esercitare incompleta ma sicura Opa, offerta pubblica e legittima di acquisto, su parte dell’elettorato del Pdl, fare a meno della Lega, qualificarsi come partito europeo se l’Europa c’è ancora, offrire al Pd di governare insieme con lui, e chi altro sennò, a Palazzo Chigi. Oppure, se il Pd non ci starà, offrire a un paese di destra niente meno che una destra moderata e riformista senza i deliri e le illusioni del berlusconismo. Una destra che potrebbe vincere contro l’incorregibile “foto di Vasto”, quella Bersani-Vendola-Di Pietro. Piccoli Casini crescono, Pierferdinando: se il topolino partorisce la montagna.