ROMA – Fa una certa impressione sfogliare in sequenza i quotidiani e ascoltare al loro affannato ritmo i telegiornali, stamane 27 settembre frequenza e ritmo cantano: “Governo, facci un decreto”.
All’Ilva di Taranto l’azienda fa orecchie da mercante alle ingiunzioni della magistratura e la magistratura non sente la più ovvia delle ragioni e cioè che nessuno risana a suon di soldoni se gli blocchi la produzione? Insomma se continua così va a finire che l’Ilva chiude davvero e poi dopo quella di Taranto gli altri stabilimenti italiani e poi l’acciaio in Italia non lo fa più nessuno e tocca comprarlo all’estero e che però mica si può continuare ad avvelenare la città e allora che si fa? Quasi unanime e accorata sono l’aspettativa e la richiesta: che il governo faccia un decreto in cui auspicabilmente il diavolo e l’acqua santa si innamorino l’uno dell’altra e capra e cavoli siano entrambi salvi e possano vivere felici.
Le Regioni italiane, quelle politiche, non quelle geografiche letteralmente si mangiano a tavola le tasse che impongono loro stesse agli italiani? Le Regioni sono pozzo senza fondo di spesa pubblica e il più intollerabile che c’è è che si assegnano da sole i fondi per i propri eletti e gruppi politici nei vari Consigli? Le Regioni sono un mostro, una super fetazione di poterti e privilegi tanto grande e mostruosa appunto da dover far rivedere il voto del 2001 che così le fece, quello del Titolo V voluto dal centro sinistra? Le Regioni stanno tutte finendo sotto inchiesta giudiziaria e sono le sabbie mobili dentro le quali sta sprofondando quel che resta di Forza Italia e di An? E allora che cosa si aspetta e si chiede? Che il governo faccia un decreto che raddrizza la Costituzione, chiude i rubinetti del denaro pubblico, spegne il fuoco dello schifo di critica e di pubblico verso la “casta del territorio”.
Il costo, il sovra costo economico della corruzione, delle tangenti da pagare, delle tangenti sempre richieste senza le quali in Italia poco si fa bene e in fretta è di 60 miliardi l’anno? Una legge aggiornata e coerente contro la corruzione pubblica e privata l’Italia non ce l’ha perché i partiti in Parlamento non si sono mai messi d’accordo tra loro e come sempre l’uno tira a fregare l’altro con un articolo o emendamento? Cosa si aspetta e si chiede in ogni pagina, notizia e commento? Che il governo faccia un decreto con cui addomestica i partiti e spaventa i corrotti.
Alessandro Sallusti tra trenta giorni dovrebbe andare in galera se non accetterà quello che sicuramente gli verrà proposto e cioè di scontare la pena fuori dal carcere? Un direttore di giornale in manette vittima e martire per il quale è già partito un processo di beatificazione che ovviamente cancella ogni peccato, anche quello originale di aver pubblicato senza mai smentirla la falsa notizia di una minorenne costretta all’aborto? Cosa segnalano e consigliano le cronache e le preoccupate analisi? Che il governo faccia un decreto che impedisca ai magistrati di ficcare Sallusti in carcere e a Sallusti di ficcarcisi dentro o almeno di “fare la mossa” di ficcarcisi per i prossimi ventinove giorni.
Curioso che a un governo che tra sei mesi ha finito, chiude e va a casa così vogliono la stragrande maggioranza dei partiti a destra e a sinistra, i sindacati tutti e la maggioranza netta dei potenziali elettori nei sondaggi…Curioso che a un governo così si chieda ogni giorno un decreto al giorno che levi un problema di torno. Governo, facci un decreto! Ha una inquietante assonanza con…”Monti facce Tarzan”.
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