Microchip di sicurezza nei vagoni Metro? A Milano ci sono i cartelli ma non i martelli

di Pino Nicotri
Pubblicato il 29 Ottobre 2018 - 06:41 OLTRE 6 MESI FA
Microchip di sicurezza nei vagoni Metro? A Milano cartelli ma non martelli

Microchip di sicurezza nei vagoni Metro? A Milano ci sono i cartelli ma non i martelli

Microchip per evitare furti dalle conseguenze potenzialmente gravissime nelle linee metropolitane e nelle corriere, così come li vogliono installare per controllare i luoghi dove vengono lasciati i rifiuti. Sarebbe una soluzione. Invece, per evitare i furti, hanno preferito eliminare il rischio dei furti: non dotando le carrozze dei martelli che dovrebbero servire a rompere i vetri in caso di emergenza, come peraltro dicono i cartelli. I cartelli ci sono, i martelli no.

I mezzi di trasporto possono avere incidenti anche gravi o magari andare a fuoco come capita puntualmente agli autobus dell’ATAC di Roma. Per non parlare, dati i tempi, di altri pericoli che è meglio non nominare neppure….
In caso di pericolo, incendi compresi, le metropolitane – e i pullman – sono dotate di appositi piccoli martelli a punta per rompere i vetri delle porte o dei grandi finestrini fissi e scappar via. Sono dotate o meglio: dovrebbero esserlo. La metropolitana di Milano infatti è ricca degli appositi appendi martelli e di targhette con scritto in italiano e in inglese a cosa servono: 
“Rompere il vetro in caso di emergenza”.
Però non ci sono i martelli… Perciò il vetro, anzi i vetri col cavolo che si possono rompere! Se non, forse, con la forza della disperazione.
Sono anni che ho notato questa pericolosa irregolarità, che evidentemente non frega nulla a nessuno. Pensavo fosse  il difetto di qualche carrozza o convoglio fatto segno ai soliti teppisti. Invece non sono mai riuscito a vederne anche solo uno di questi fantomatici martelli dotati di apposita impugnatura, E come se  non bastasse nessun appendi martello presenta segni di effrazione. 
 
CONCLUSIONE:
– si direbbe che, forse per risparmiare, i martelli NON siano mai stati installati;
– è lecito chiedersi se e a chi in tal caso il risparmio ha giovato?
– Se i martelli c’erano e sono stati rubati TUTTI, cosa possibile anche se statisticamente improbabile, come mai NON vengono mai sostituiti?
– Se i martelli vengono rubati facilmente – TUTTI – è perché prenderli è facilissimo per evitare, giustamente, perdite di tempo in caso debbano essere usati per emergenza, quando la gente è in preda al panico e ragiona poco o nulla. Però allora dovrebbero essere continuamente sostituiti quelli mancanti. O no? 
– In ogni caso, perché non dotare il martello e l’appendi martello rispettivamente di un microchip localizzatore e di un accorgimento che in caso di asportazione avvisi in tempo reale il conduttore, il personale delle stazioni e magari anche la polizia mettendoli in grado di individuare subito il teppista? Certo, si tratta di misure antifurto che avrebbero un costo. Ma di certo ha un costo non trascurabile la ruberia continua di tutti i martelli e soprattutto avrebbe costi ancor meno trascurabili un’eventuale tragedia provocata dall’impossibilità di rompere i vetri e fuggire. Oltretutto, il Comune di Milano intende rendere “intelligenti” dotandoli di microchip i cassonetti, i bidoni e i cestelli dei rifiuti per provvedere a farli svuotare quando sono pieni, prima che tracimino e che la gente getti i rifiuti dove capita, oltre che per controllare se il sacchetto dei rifiuti viene lasciato nel contenitore di sua competenza o ficcato in un altro. Ci sono Comuni che già lo fanno o almeno hanno in programma di farlo a breve. Per le immondizie sì, ma per gli esseri umani invece no?
– Come che sia, così stando le cose, in caso di incendio o di altra grave emergenza la tragedia e la strage di massa sono garantite. A meno che la disgrazia non avvenga quando il convoglio è in stazione e il conduttore può – si spera – almeno aprire le porte.
 
INFINE, SORGE SPONTANEA UNA DOMANDA: come mai nessuno, tra viaggiatori e personale addetto, compreso i poliziotti, i carabinieri  e i vigilanti vari in servizio, nota o reclama o provvede pur essendo decine o centinaia i convogli dell’ATM, più quelli delle metropolitane delle altre città, e migliaia i pullman in Italia?