Costituzione violata. Berlusconi fa scuola, con Tares e pensioni sinistra segue

Costituzione violata. Berlusconi fa scuola, con Tares e pensioni sinistra segue
Enrico Letta e Matteo Renzi: gara a chi ha le idee peggiori su come violare la Costituzione

Lascia stupefatti come i favoriti e le favorite della premiata ditta Silvio Berlusconi & Figli strepitino facendo continue proposte per tentare di salvare il loro adorato Cavaliere ignorando sia le leggi sia la stessa Costituzione. Non si può però dire che il Governo, compresa la sua componente nominalmente di sinistra, la Costituzione stia facendo mostra di conoscerla meglio.

Leggo per esempio che le tasse sui servizi chiamate Tares, nel sempre più convulso tentativo di inventare nuove tasse in apparenza “democratiche” e il più possibile indolori o almeno soft, saranno modulate “in rapporto al pregio dei quartieri e delle abitazioni” che di tali servizi usufruiranno.

Il che è come dire che il costo della corrente elettrica, del gas, dell’acqua e magari anche del biglietto del tram non deve essere fisso, ma rapportato al “pregio del quartiere e delle abitazioni” che ne usufruiscono. Oppure che il costo della benzina deve variare in relazione alla cilindrata e al costo dell’auto che se ne rifornisce, il costo del pane in base al censo di chi se lo mangia, quello delle pizze a domicilio in base al “pregio del quartiere e degli appartamenti” dove vengono consegnate….

Insomma, delle bestialità evidenti. Parti demenziali di menti che ignorano perfino che la Costituzione sancisce l’eguaglianza di tutti i cittadini.

L’ignoranza della Costituzione è macroscopica anche nel Rottamatore Matteo Renzi, che, seguendo i malsani consigli di suoi consiglieri come Yoram Gutgeld, pianifica il blocco delle pensioni “d’oro”, spacciando per oro anche cioè che non è neppure argento, ma legno.

Leggo infatti che a livello governativo e/o del Pd è in corso la gara a chi propone il livello più basso delle pensioni per le quali bloccare l’adeguamento Istat: non solo delle pensioni superiori ai 3.000 euro lordi, pari a 1.600-1.700 nette (oro?), ma anche per quelle che a malapena arrivano ai 2.000 euro lordi. Fare una simile proposta poco tempo dopo che la Corte Costituzionale ha bocciato come illegittimo perfino il blocco delle pensioni superiori ai 90.000 euro lordi l’anno è solo da ottusi. Dal punto di vista costituzionale è da asini. Si tratta però di una demagogia che alla lunga svaluta il ruolo della Corte Costituzionale, perché la tira in ballo per cose che dovrebbero essere chiare a qualunque cittadino e quindi la investe di polemiche evitabili. L’abuso dell’uso…

La furbizia – o disonestà? – dei ministri di questo Governo, compresi e anzi soprattutto quelli “di sinistra”, è comprovata anche dalla nuova applicazione della tassa sui rifiuti urbani. Tassa che di fatto è una Imu camuffata.

A quanto leggo, la nuova tassa sui rifiuti urbani è calcolata non più in base a quante persone occupano un appartamento, bensì in base alla sua estensione. Nella zucca di chi ha inventato questa “rimodulazione” della tassa, una persona evidentemente produce più “monnezza” se abita in un appartamento di 300 metri quadri anziché in uno di 50. Ma come si fa a pensare una tale idiozia? Anche un cretino capisce che al massimo è solo la polvere a essere prodotta in maggiore quantità se una abitazione è più grande, a parità di abitanti.

Mi viene un sospetto. Fermo restando che il circo berluscone vuole calpestare pericolosamente la Costituzione, e lo Stato di diritto, non è che “la sinistra” ne approfitta, gridando il più possibile “al lupo, al lupo!”, per legalizzare tasse che sono rapine ai danni dei cittadini? Per giunta, incostituzionali.

 

 

 

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