Covid, nuova sottovariante in Portogallo? il virus sempre virulento, aumentano i contagi

In Portogallo sta emergendo una nuova sotto-variante del Covid.19? E’ quanto paventa il ministro della Salute Marta Temido.

L’1 giugno la Temido ha dichiarato che “in questo momento quasi il 90% dei casi di Covid-19 corrisponde alla sottovariante BA.5 e il Portogallo sarà il Paese europeo con la più alta prevalenza di questa mutazione”.

Più in generale, il Portogallo continua a essere il Paese dell’Unione Europea con il maggior numero di nuovi positivi: milione di abitanti/ultimi sette giorni.. Ed il secondo al mondo con questo tipo di indicatore.

Poi però la ministro ci ha tenuto a mettere in guardia sul fatto che sembra stia per emergere un nuova sottovariante di Omicron, che potrebbe rivelarsi a sua volta dominante: “Abbiamo una nuova sotto-variante che sta emergendo e sappiamo di essere esposti a queste circostanze”, cioè all’arrivo delle sotto-varianti.  

Aumentano le infezioni da covid

E’ un fatto che se mesi fa le infezioni giornaliere erano scese a poche centinaia ora sono salite fino a oltre 29 mila. E secondo il rapporto dell’Istituto Nazionale di Sanità Doutor Ricardo Jorge (INSA) il numero è destinato ad aumentare. Dopo la sua prima rilevazione nella settimana dal 28 marzo al 3 aprile, la BA.5 ha mostrato una frequenza in netto aumento, fino a risultare dominante. Il 30 maggio la frequenza in Portogallo era stimata dell’87%”.

Continua così l’altalena del Portogallo paradiso che diventa inferno del Covid e viceversa. 

Una ricerca condotta in Giappone spiega

Una ricerca condotta in Giappone e coordinata da Izumi Kimur, dell’Univesità di Tokyo, mostra il perché dell’impennata lusitana. Un perché spiegato dal virologo Francesco Broccolo, dell’Università Bicocca di Milano. Secondo il virologo sono almeno tre i motivi che permettono di mettere in relazione la presenza della BA.5 con l’aumento dei casi rilevato dal minisero della Salute di Lisbona.

Il primo motivo consiste nel fatto che “le sottovarianti BA.4 e BA.5 sono molto simili fra loro perché hanno entrambe la mutazione L452R, che da sola è in grado di far cambiare moltissimo la struttura della proteina Spike, quella con la quale il virus aggancia le cellule umane”, 

Il secondo motivo  è fornito dai dati secondo i quali le due sottovarianti sfuggirebbero di più agli anticorpi, sia a quelli generati dal vaccino sia a quelli generati dalle infezioni causate dalle sottovarianti precedenti: BA.1, BA.2 e BA.2.12.1.

Il terzo elemento riguarda il fatto che anche la BA.5 è sinciziogena. Vale a dire, le cellule polmonari infettate dal virus si fondono con quelle adiacenti sane non infettate. 

Secondo il virologo della Bicocca purtroppo “sorgono dei dubbi su quanto si è detto finora a proposito del fatto che il virus si evolve verso un’attenuata patogenicità”. Dubbi che ci obbligano a “dire che il virus SarsCoV2 non necessariamente si evolve per divenire un virus attenuato e non possiamo prevedere quando ciò accadrà”.

Insomma, come diceva Lorenzo il Magnifico in una sua poesia, “del diman non c’è certezza”. Tanto per cambiare,
 
 
 

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