Emanuela Orlandi era figlia di Papa Wojtyla? E’ la tesi insinuata indirettamente dallo scrittore portoghese Luis Miguel Rocha nel libro che uscirà a marzo in Brasile intitolato “A Filha do Papa” (“La Figlia del Papa“). Il romanzo è ambientato ai tempi di Pio XII, è lui il Papa che ha una figlia rapita, ma la trama rende l’escamotage evidente.
Lo steso Rocha l’aveva già sparata grossa il 19 luglio 2011, tanto grossa che nessuno gli diede retta, quando disse: “Affermare che Emanuela Orlandi sia sparita è un insulto a tutti gli italiani. Io so che lei è viva; so che è così perché l’ho incontrata. Ho percepito nei suoi occhi l’angoscia di un’anima che ha vissuto un’esistenza terribile. Adesso mi diranno che sono un pazzo, ma ormai sono vaccinato. Sono sicuro di quello che dico’’”.
Nessuno scambiò Rocha per pazzo, semplicemente non se lo filò nessuno. Neppure Pietro Orlandi, che ha creduto per quasi 30 anni perfino a un ballista di lungo corso come Alì Agca e sempre nel 2011 a un “ex 007” non troppo credibile come Luigi Gastrini, nome in codice “Lupo” inventato di sana pianta. Con una frottola evidente fin da subito il “Lupo” è riuscito a far correre il fratello di Emanuela a Londra per cercarla “in un manicomio del centro città”.
Che Rocha non fosse pazzo, ma solo un furbone che lanciava ami per farsi pubblicità fu subito chiaro. Ora arriva la conferma sotto forma di libro dal titolo che è tutto un programma.
E’ però probabile che Rocha abbia scelto il Brasile anche per evitare guai con la fotografa romana Roberta Hidalgo, autrice del libro “L’affaire Emanuela Orlandi”, del quale Blitzquotidiano ha parlato più volte e il cui contenuto Rocha potrebbe avere saccheggiato già prima che venisse pubblicato. “Conosco Rocha da molti anni”, racconta infatti la Hidalgo, e aggiunge: “Gli affidai il manoscritto del mio libro, perché diceva che lo avrebbe fatto pubblicare negli Usa. Invece mi ha solo fatto perdere tempo. Così ha potuto usare già a Reggio Calabria, forzandole molto, le cose che aveva appreso da me. Ora controllerò se le ha usate anche per “La Figlia del Papa” assieme ad altri miei materiali. Se mi ha ingannato e sfruttato vedrò cosa fare”.
La nuova fatica di Rocha è l’evidente sviluppo delle altre, come si comprende bene dai loro titoli.
“La Santa Verità” è il titolo di un libro pubblicizzato con le seguenti parole: “La notte dell’elezione al Trono di Pietro, Benedetto XVI, come ogni Papa prima di lui, ha ricevuto un antico documento. Trasmesso solo dopo l’incoronazione, questo documento è la prima cosa che un Papa legge, e custodisce il segreto più scottante della Chiesa Cattolica. Un segreto da preservare ad ogni costo. Un misterioso Vangelo, conservato da un milionario israeliano a Londra, potrebbe però essere la chiave per capire cosa contiene il documento. E secondo alcune voci, i Rotoli del Mar Morto, trovati per caso da un pastore nel 1947, sarebbero un falso per occultare questa scioccante verità. Rafael, sacerdote dei servizi segreti vaticani, viene inviato a indagare ed entra in possesso di prove che potrebbero implicare la sua amica Sarah Monteiro, la giornalista inglese che sa già troppo sui segreti della Chiesa. Il mondo sta per conoscere le rivelazioni contenute nel documento segreto del Papa? O il Vaticano riuscirà a mettere tutto a tacere per sempre?”.
Dopo “La Santa Verità” ecco “La Morte del Papa”, con un’altra verità, magari non proprio santa, ma così descritta:
“Sarah Montero, giornalista portoghese che vive a Londra, riceve per posta una strana lista di nomi che cambierà tutta la sua vita. Accusata di crimini che non ha commesso, perseguitata dalla polizia, Sarah sarà una fuggitiva inseguita da un’organizzazione segreta della P2, Ultimo Papa, che vuole recuperare quella lista insieme ad altri documenti appartenuti a Papa Luciani. In un susseguirsi di avventure, la donna, insieme con Rafael, un misterioso uomo che incontrerà sul suo cammino e che la porterà da Londra a New York passando per Lisbona e Roma, sfiderà più volte la morte alla ricerca della verità sull’assassinio di Papa Luciani”.
Ovviamente non poteva mancare “Pallottola Santa”. Di che si tratta? Lo ha spiegato a suo tempo l’autore: “E’ un thriller emozionante che rivela aspetti fino ad oggi sconosciuti e sconvolgenti sul pontificato del papa più amato di tutti i tempi. Cosa c’era dietro l’attentato che avvenne in piazza del Vaticano nel 1981? Chi è, e cosa sapeva veramente Ali Agca? E cosa si sono detti Papa Giovanni Paolo IIe Ali Agca, quando si sono incontrati il 27 dicembre del 1983?”.
Un ex magistrato del tribunale di Roma mi ha detto nei giorni scorsi: “Il caso Orlandi è una tavola apparecchiata dove ognuno si può servire. C’è da mangiare per tutti”. Difficile dargli torto. Chissà come si sentiranno gli Orlandi, a partire da Pietro, di fronte a queste nuove “rivelazioni” di un altro arrivato a tavola.
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