Frecciarossa deragliato, e gli altri treni… Pino Nicotri: diario di un giorno assurdo

Frecciarossa deragliato a Lodi, e gli altri treni... Pino Nicotri: diario di un viaggio assurdo
Frecciarossa deragliato, e gli altri treni… Pino Nicotri: diario di un giorno assurdo (Nella foto Ansa, il treno deragliato a Lodi)

La giornata del 6 febbraio comincia male. Tra le notizie fornite automaticamente sul telefonino ce n’è una che parla di un deragliamento di un treno Frecciarossa dalle parti di Lodi. La notizia è brutta già di per sé perché parla di due ferrovieri morti, i due macchinisti di bordo, più vari feriti. Il treno superveloce è uscito dai binari ed è andato a sbattere contro una palazzina di Trenitalia: poteva essere una strage, che per fortuna non c’è stata. La notizia parla anche dell’annullamento forse anche fino a domani di tutti i treni sulla tratta Torino/Milano/Bologna/Firenze/Roma/Napoli/Salerno.

Oggi devo andare a Roma, e a Milano ho un appuntamento col dentista, per un lavoro che non so quanto durerà, per prudenza ho acquistato due biglietti ferroviari, uno per la 17:10 e l’altro per le 18:30. Ma la prudenza si rivela inutile se annullano tutte le partenze. Le NEWS dicono che le Freccerosse che riusciranno a partire dovranno far salire i passeggeri su un altro treno dalle parti di Bologna o Firenze.

Per vederci chiaro, telefono all’892021, il numero dell’assistenza ai viaggiatori di Trenitalia e che comprende le prenotazioni e i cambi dei biglietti già fatti, la gentilissima impiegata mi spiega con mia sorpresa che il treno Frecciarossa 9555 delle 17:10 “partirà regolarmente”. L’attesa per la risposta non dura molto, ma è comunque seccante dover pagare un euro e 20 centesimi per ogni minuto passato al telefono, perché spesso i minuti passano in fretta e si resta in linea per un bel pezzo in attesa che qualcuno ti risponda e faccia quello che cortesemente chiedi.

Vado dal dentista tranquillo, per quanto si possa essere tranquilli quando si va dal dentista… Però a fine seduta vado al bar e guardo le ultime notizie sul telefonino. Il mio treno 9555 delle 17:10 risulta annullato come anche l’altro, il Frecciarossa 956 delle 18:30. Alle 15:26 mi attacco di nuovo al telefono, dopo un po’ più di due minuti risponde un’altra gentilissima impiegata: “Pare proprio che il treno delle 17:10 sia tra quelli cancellati”. Ma come sarebbe a dire “pare”?  Io ho bisogno di sapere con certezza se è stato annullato o no. “Resti in linea che mi informo”.

Per informarsi la gentile signora si sente distintamente che parla con altre impiegate, che non sanno che pesci prendere. I minuti passano, in totale 10, sempre al costo di un euro e 20 l’uno, e un attimo prima che io mi metta a urlare arriva finalmente la risposta: “Il suo treno parte regolarmente”. Bene! Grazie! Allora annullo il biglietto delle 18:30: “Sì, ma data la tariffa super economy da lei scelta non è previsto nessun rimborso”. E vabbè…

Dalle 16:26 mi arriveranno tre mail “comunicazione di servizio” che parlando di “svio [testuale: SVIO] di un treno sulla linea AV Bologna-Milano” mi comunicano che essendo stato cancellato il treno delle 18:30 sono autorizzato a salire su un altro treno, sempre con deviazione a Piacenza, e ritardo fino a 60 minuti.

In stazione il treno 9555 c’è davvero. E parte pure in orario, alle 17:10.

Alle 18:08 arriva una mail che, sempre parlando di “svio”, mi dice che il mio treno 9555 delle 17:10, col quale sono già partito da un’oretta, c’è e ha un ritardo di 25 minuti. Non si parla più di trasbordo a Piacenza. La mail mi indica cortesemente un link per verificare “in tempo reale” se c’è un ritardo e di quanto. Peccato che il link non si apre. Colpa del mio iPhone o del browser Safari?

Strada facendo però il ritardo arriva a 40 minuti, ma per sapere se siamo in ritardo e di quanto lo devo chiedere agli addetti al carrello delle bibite e delle cibarie: nessun segno di vita dall’altoparlante. Provo a guardare i monitor in alto nel corridoio, che mi dice stiamo viaggiando a 248 chilometri orari, che dopo un po’ diventano 250. La velocità è indicata in italiano, inglese e – sorpresa! – in cinese nonostante il delirio nazionale per il coronavirus… Guardo meglio: in effetti in un angolino in alto a destra dei monitor c’è un numeretto scritto in rosso con davanti il segno +. Una signora mi spiega che è il numeretto che indica il ritardo.

Arriviamo alla stazione Termini con 25 minuti di ritardo. Neanche tanti. Ce l’abbiamo fatta!

Dulcis in fundo: oggi 7 febbraio alle 9:06 Trenitalia mi invia una mail per informarmi che il mio treno delle 18:30 di ritorno a Milano, da me già disdetto ieri tra le 15 e 26 e le 15:36,  “a seguito dello svio di un treno sulla linea AV Bologna-Milano subirà una deviazione di percorso via Piacenza che comporterà un maggior tempo di viaggio fino a 40 minuti”. Mah!

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