Quella di Letizia Moratti contro Giuliano Pisapia non è stata una caduta di stile. È stata una espressione dello stile reale della Moratti, chiacchiere e sorrisi da sciùra meneghina bene a parte.
Lo dimostra la volgare e maniacale insistenza di Berlusconi e del suo sodale Umberto Bossi nel lanciare accuse campate per aria contro il concorrente della Moratti sindaco . Accusare Pisapia di voler fare di Milano una “zingaropoli musulmana” è una duplice, anzi triplice porcata.
Intanto non è affatto vero che Pisapia vuole “una moschea in ogni quartiere”, e anche se fosse non si vede dov’è lo scandalo. Pisapia ha solo messo in chiaro che anche i musulmani hanno diritto ad un loro luogo di culto, pagato peraltro di tasca propria. Il che non significa affatto voler musulmanizzare Milano. La volgare e bugiarda accusa del tandem BeBo, Berlusconi Bossi, alias l’accoppiata del sessuomane mister Bunga Bunga e del senatùr padano La Lega Ce L’Ha Duro, mostra un robusto razzismo e “dalli all’untore” contro i musulmani.
Infine il razzismo contro i rom. Poiché i rom hanno subito la voglia di sterminio dei nazisti non meno degli ebrei, ma nessuno sa che la Shoà dei rom ha un suo nome, anzi due (Samudaripen e Porrajmos). Ah, i guasti della Memoria priva di memoria….
Per essere il Partito dell’Amore, come lo hanno definito Berlusconi e la sua signora Santanché, non c’è male. In ogni caso la volgarità morattiana e berluscona è certificata in modo inequivocabile dal tentativo di comprarsi i voti dei milanesi al balottaggio promettendo all’improvviso di eliminare balzelli come quello dell’ecopass. Manco si trattasse della Napoli dei tempi di Achille Lauro. Ci viene in mente il film Qualunquemente, con il protagonista che per vincere le elezoni promette “più pilo per tutti”, dove per “pilo” si intende il pelo ovviamente pubico e annessa zona limitrofa. Ci manca solo che la sciùra Moratti sbrachi definitivamente promettendo anche lei “più pilo per tutti” e, per una maggiore modernità “europea”, “per tutte”.
Insomma, dalla Milano da bere a quella da comprare con i pochi euro dell’ecopass e con il bunga bunga per tutti. Moratti è sulla buona strada: dopo la promessa di abolire l’ecopass ecco le altre promesse di facilitazione del traffico automobilistico dei privati, ora aspettiamo solo che vengano abolite le multe. E – perché no? – magari anche le tasse sull’immondizia, l’Ici e quant’altro. A cosa spingono la disperazione e l’ingordigia del volere restare aggrappati al potere. “Solo per il bene dei ciitadini”, ovviamente….
Le Moratti e i Berlusconi sorridono e sono gentili finché si tratta di essere in realtà condiscendeneti, paternalisti e padronali verso chi obbedisce ai loro desiderata o comunque non ha nessun modo per contrastarne il potere e lo strapotere. Ma se si trovano di fronte qualcuno che non fa la riverenza, non si piega e può diventare un ostacolo reale allora cambiano musica: i denti del sorriso diventano zanne per mordere, spezzare e sbranare.
No, quella delle accuse di filoterrorismo lanciate dalla Moratti contro Pisapia non è stata una caduta di stile. È stato lo stile della sciùra Moratti. È come se le fossero caduti il belletto e i trucchi fotografici che nei manifesti elettorali le ringiovaniscono il volto, le rendono porcellanati i denti e cillestrini gli occhi, anche se a onor del vero sempre con un senso di vacuità e freddezza sorprendente: cadendo il belletto e i trucchi ecco apparire il volto un po’ vizzo, le occhiaie e quant’altro che denota la sua età reale, anagrafica, certo, ma anche politica.
Se guardiamo bene le foto di Berlusconi, si nota che anche nel suo caso è ben evidente lo strato di cerone…