
Olocausto di rom e sinti: in Italia il primo monumento in ricordo del Samudaripen

ROMA ā āEā un sogno che diventa finalmente realtĆ ! Con questo monumento viene ricordato ufficialmente per la prima volta il genocidio di rom e sinti perpetrato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. Un genocidio dimenticato, del quale si ignora perfino il nome, Samudaripen, che significa Tutti Morti, o anche Porrajmos, che significa Devastazione, e che rende monca la Giornata della Memoriaā. A parlare, chiaramente soddisfatto, ĆØ il musicologo, musicista, direttore dāorchestra e docente universitario Santino Spinelli, in arte Alexian, il rom famoso anche perchĆ© il 2 giugno 2012 ha cantato davanti a 800 mila persone e in mondovisione il Murdevele (Padre Nostro in lingua romanƬ) per Papa Benedetto XVI a Bresso, provincia di Milano, in occasione della Giornata Mondiale della Famiglia e il 10 maggio 2014 ha eseguito in diretta su Rai 1 tre sue composizioni per Papa Francesco sul sagrato di San Pietro davanti a 300 mila persone.
Il monumento in marmo di cui parla Alexian sollevando il telone che ancora lo copre, viene inaugurato venerdƬ 5 ottobre nel Parco delle Memorie di Lanciano, in Abruzzo, e rappresenta una dolente donna āzingaraā ā termine dal sapore di fatto spregiativo ormai da abolire ā con in braccio un bambino e con a fianco la ruota da carro simbolo del suo popolo. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella non ha potuto partecipare allāinaugurazione a causa di impegni giĆ presi e non rinviabili, ma ha voluto inviare i propri auguri di successo dellāiniziativa. Voluto caparbiamente dal musicista e docente, che per questo ad aprile ha formato un apposito comitato che ha avuto molte adesioni, compresa lāassociazione delle comunitĆ ebraiche italiane, il monumento ĆØ opera di Tonino Santeusanio, allievo di Pietro Cascella, ed ĆØ alto quattro metri compreso il basamento: in omaggio ai partigiani della Brigata della Maiella, che agivano nella regione, ĆØ stato scolpito nel marmo che si chiama anchāesso della Maiella. Ed ĆØ stato realizzato in Abruzzo perchĆ© con il Molise ha ospitato vari campi di concentramento e internamento di rom e senti, come quelli di Agnone, Vinchiaturo, Casacalenda, Boiano e Tossiccia.
Spinelli, che ha avuto 26 familiari deportati, compreso il padre che aveva 5 anni, specifica che campi simili esistevano anche in Sardegna, alle Isole Tremiti e in Emilia Romagna, a Bolzano, a Ferramonti di Tarsia (Cosenza), a Colfiorito (Perugia), a Castel Tesino (Trento), a Novi Ligure (Alessandria), a Gonars e Visco (Udine). Dopo il 1942 la mia gente iniziĆ² ad essere deportata in Germania e Polonia nei campi di sterminio con convogli che partivano da Bolzano e da Venezia. I deportati erano contraddistinti da un triangolo di stoffa cucito sul petto della divisa di prigionieriā. Secondo la Chiesa, nelle camere a gas ci sono finiti in 400-600 mila, ma secondo il poliedrico intellettuale ebreo Salomone āMoniā Ovadia si tratta almeno del doppio.
Lāidea di una tale monumento ha cominciato a prendere forma concreta quando il musicista rom ĆØ stato chiamato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel a partecipare alla solenne inaugurazione del 24 ottobre 2012 a Berlino del Memoriale del Samudaripen, realizzato proprio dietro al palazzo del Parlamento incendiato da Hitler nel 1933, al centro della cittĆ , vicino al Memoriale della ShoĆ degli ebrei. Alexian ĆØ lā autore della poesia intitolata Auschwitz scolpita su una parete del Memoriale e che verrĆ duplicata nel monumento di Lanciano.
Instancabile e votato alla causa di una Memoria non monca, Spinelli lā11 aprile a Mersin in Turchia ha inaugurato lāEurasian Network of RomanƬ Scholars, il primo network al mondo formato da intellettuali e professori universitari rom, e con questo network verrĆ creata la Carta sul Samudaripen. Le basi di tale Carta vengono poste oggi allāUniversitĆ di Pescara con un apposito convegno internazionale intitolato ā Samudaripen il genocidio dimenticato di Rom e Sintiā e la Carta consisterĆ di fatto nella raccolta organica, scientifica e definitiva dellāintera sua storia. E Santino Spinelli annuncia:
āCon in mano la Carta sul Samudaripen chiederĆ² di essere ricevuto dal presidente della Repubblica, Mattarella, lāunico tra le autoritĆ istituzionali di rilievo che ha avuto il coraggio e la civiltĆ di citare con una apposita dichiarazione il nostro genocidio. Lui ha usato la parola Porrajmosā.
Quando lo ha fatto?
āLo scorso 8 aprile, in occasione della Giornata Internazionale dei Rom, Sinti e Camminanti, che sono una diramazione siciliana. Lā8 aprile ricorre lāanniversario del primo Congresso Mondiale del Popolo Rom, tenuto a Londra nel 1971. In quellāoccasione nacque la Romani Union, prima associazione mondiale dei rom, riconosciuta dallāONU nel 1979ā.
Cosa dirĆ a Mattarella al Quirinale?
āGli chiederĆ² di emendare la Giornata della Memoria, che ricorre il 27 gennaio, dalla grave dimenticanza del genocidio patito dal mio popolo. La Giornata ĆØ stata istituita in base alla risoluzione 60/7 dellāAssemblea Generale delle Nazioni Unite del 1Āŗ novembre 2005. La data del 27 febbraio ĆØ stata scelta dallāOnu perchĆ© ĆØ il giorno in cui i russi liberarono i campi di concentramento nazisti ponendo cosƬ fine ai genocidi, compreso il nostro. ChiederĆ² al presidente della Repubblica di completare intanto in Italia il documento che ha istituito la Giornata aggiungendo alla ShoĆ il Samudaripen-Porrajmos. Insomma, una Memoria piĆ¹ completa, non mutilataā.
Spinelli vuole anche combattere i pregiudizi citando nomi famosi:
āCome non si puĆ² dire che tutti gli italiani sono mafiosi o camorristi, affiliati della mala pugliese o calabrese, cosƬ non si puĆ² dire che tutti i rom e sinti sono ladri. Era āzingaroā, per lāesattezza un romanichal, il grande Charlie Chaplin, mentre il famoso chitarrista belga Django Reinhardt era un manouche. Rita Haiworth era una cali spagnola, nipote del grande danzatore Antonio Cansino. Il famoso attore Yul Brynner era rom da parte di madre, Elvis Presley era di origine sinta. Sono innumerevoli le personalitĆ appartenenti alla popolazione romanƬ, anche un presidente della Repubblica del Brasile e il Premio Nobel per la Medicina del 1920, il danese Schack August Steenberg Krogh. Sono dei nostri anche il calciatore Ibrahimovic e la stilista Concetta Sarachelli, promessa del made in Italy nota come Sara Cetty
Quanti siete in Italia?
āCirca 170 mila persone. Di questi, 70 mila sono sfruttati e tenuti nei campi nomadi, dei quali ho chiesto la chiusura, che arricchiscono chi li gestisce e chi li ha voluti. PiĆ¹ di metĆ della nostra comunitĆ ĆØ composta da cittadini italiani che vivono in normalissime case e sono di antico insediamento. Il loro arrivo risale al 1400. Da non si sa quanto tempo la nostra comunitĆ della Calabria il 26 settembre festeggia con una processione, musica, danze e canti i santi medici Cosma e Damiano del santuario di Riace ritenendoli i propri santi protettori. Ci sono rom attori, assicuratori, calciatori, operai, dipendenti comunali, vigili urbani, ragionieri di banca, infermieri, operatori circensi, giostrai, registi, insegnanti, albergatori, ristoratori, commercianti, e tanto altroā.
Lāiniziativa di Lanciano ĆØ opera di un folto gruppo di privati. Sarebbe perĆ² opportuno che lo Stato italiano colmasse la lacuna di ben 70 anni di silenzio e ignoranza realizzando di propria iniziativa un Memoriale come quello realizzato in Germania nel centro di Berlino.