Orlandi. Egidio, legale di famiglia, a Nicotri: “Non fu rapimento”

Caso Emanuela Orlandi. La ragazza fu rapita o fu qualche altra la ragione della sua scomparsa, a soli 16 anni, nelfiore dell’adolescenza? Dopo 30 anni forse una svolta nelle due telefonate di Pino Nicotri all’avv. Gennaro Egidio, legale della famiglia Orlandi: La prima telefonata fu fatta nei primi giorni di maggio 2002. Una seconda seguirà dopo qualche giorno.

Nicotri si presenta e dice di avere avuto il numero di telefono di Egidio da Ercole Orlandi, padre di Emanuela e che anzi era stato lo stesso Orlandi a indirizzarlo al legale: “Il signor Ercole mi ha cortesemente fornito lui il suo numero… chiedendomi di parlare eventualmente con lei perché mi sto occupando della vecchia faccenda di Emanuela Orlandi, come giornalista”.

Replica di Egidio: “So che lei ha parlato con l’avvocato Krogh e che l’avvocato Krogh avrebbe esposto esaurientemente a lei..”. Krogh, spiega Egidio. “ora è l’avvocato che ufficialmente è, come prima, però più di prima, perché in quanto io ho cessato l’attività da tempo.

NICOTRI Però io ogni volta che chiedo qualcosa a Krogh lui mi dice: “ah, adesso devo chiedere a Egidio.”

EGIDIO Ah ma forse come memoria.

NICOTRI […] Leggendo vecchi articoli ci sono date che non mi quadrano e avevo solo bisogno di un…[…]

EGIDIO Ma date di che genere? Perché anch’io non credo, con gli anni che ho ormai…

[…]

NICOTRI No, magari immagino che avrà qualche carta, non lo so…

EGIDIO Quale carta? Ma di che cosa? Mi dica!

NICOTRI Eh dunque, ho letto varie versioni delle trascrizioni delle telefonate del più o meno famoso “Americano”… [Nota di Nicotri: A causa della voce contraffatta e dell’accento straniero, veniva indicato come “l’Americano” colui che telefonava a casa degli Orlandi spacciandosi per portavoce dei “rapitori”].

[…]

EGIDIO Sì ma innanzitutto che cosa fa? Questo è il punto. Ah no, so che lei è un ottimo giornalista ma in questo… riferendosi a questo caso, lei cosa sta cercando di scavare?

NICOTRI Sì. Sì. Vorrei…

EGIDIO Perché di caos ce n’è stato tanto e tanto e tutti hanno voluto confondere e non certo aiutare la giustizia.

NICOTRI Ah ecco questa è già una frase interessante.

EGIDIO No ma non… lei non deve cercare… guardi questa non è un’intervista. Questa è… è un gentiluomo che parla a un gentiluomo.

[…]

NICOTRI Mi pare un guazzabuglio…

EGIDIO Se non ci sono riusciti gli altri…

NICOTRI Mi pare un guazzabuglio tremendo e…

EGIDIO Ma guazzabuglio forse provocato proprio dal caos dei media.

NICOTRI Ecco io volevo che qualcuno mi guidasse per mano, se possibile.

[…]

EGIDIO Ma s’immagini. No ma poi c’è tanta gente che ha seguito la storia, perché ogni passo…

NICOTRI Ma parlano tutti a vanvera, mi è parso di capire.

EGIDIO Ma non mi pare. Non mi pare. Mi pare che tutti abbiano cercato di fare il loro dovere, tranne che a volte, però, i media, come fanno e fanno tutte le cose virtuali, perché non è altro, cioè pochi sono i giornalisti veri, i professionisti ma molti, invece, scrivono per scrivere, è una cosa incredibile, e quindi non facilitano il compito della giustizia, degli inquirenti e di tutti gli addetti ai lavori. È una cosa terribile, guardi.

NICOTRI Ci sono passato anch’io, no guardi a suo tempo, nel 7 aprile ’79, che ero già giornalista, già lavoravo con L’Espresso, eccetera… eh guardi, mi è toccato leggere delle cose atroci su Repubblica, giornale per il quale avevo regolare contratto di corrispondente [NOTA: Nicotri il 7 aprile 1979 venne arrestato assieme a un’altra dozzina di persone, tra le quali il professor Toni Negri, con l’incredibile accusa di avere sequestrato e ucciso l’onorevole Aldo Moro e di far parte della “direzione strategica” dei gruppi terroristi Brigate Rosse, Prima Linea e Autonomia Organizzata, vale a dire dell’intero terrorismo di sinistra italiano].

EGIDIO Huh-huh. Sì mi ricordo di lei. E appunto! Eh! Oh poi c’è un fatto: come mai questa storia bisogna esaminarla credo ragionevolmente e obiettivamente da uomini che abbiano del raziocinio e che abbiano un equilibrio mentale e cioè, a un certo punto, non c’è nulla da escludere, anche le cose le più semplici, perché forse nella semplicità, nel semplice forse vi è la realtà.

NICOTRI Sì, però…

EGIDIO Non so se lei riesce ad afferrare quello che io dico, eh?

NICOTRI Certo, certo, però, per esempio, io… mi stupisce la sicurezza con la quale Ercole Orlandi, in tutte le varie interviste che ha dato in passato, lui è sicuro che la figlia è viva da qualche parte.

EGIDIO Ma guardi, un genitore, ecco io cerco di comprenderli e giustificarli, crede come padre, e cioè un genitore, e non so se lei ha famiglia, ecco e allora Dio aiuti lei e protegga sempre la sua famiglia, ma i genitori, come lei ben m’insegna, fin quando non hanno, non hanno un perché e fin quando non hanno, non sanno dove è finito un figlio, è logico che… sperano. È quella speranza che non muore mai, quindi a un certo punto, siccome in questo caso, non c’è stata né la prova della vita, né la prova della morte, però, lei m’insegna altresì che, parlando di sequestri di persona, non si può in questi casi dire sequestri di persona e cioè sono delle sparizioni, delle sparizioni e quindi in effetti, non vi è stata mai, perché per contro un sequestro lei pensa che vi è sempre poi una domanda di riscatto, ecco, qui non vi è stata mai, per quanto a noi consta, nel primo caso proprio non parlarne, quello della Mirella [NOTA: Mirella Gregori, scomparsa il 7 maggio ’83, cioè un mese e mezzo prima di Emanuela. Il suo nome è stato fatto dai “rapitori” solo dopo che il settimanale Panorama a fine luglio ’83 ha dato notizia della sua scomparsa] perché non poteva esserci. Lì c’è una sola frase del fatto della Mirella che forse inquadra la storia, quando in effetti parlando con la mamma, la figlia disse, dice: “Mamma, tu dici che hai difficoltà, enormi difficoltà, che non si può acquistare una casa” – dice. “Non ti preoccupare, ai soldi penso io.” E la mamma rimase esterrefatto, dice: “Ma come mai tu puoi pensare ai soldi che servono per acquistare una casa?” Quindi, la poverina può essere caduta, forse, in un giro molto strano, in qualcosa di illecito e poi quindi si è persa. Per quanto riguarda il secondo caso, bisogna analizzarlo bene, il secondo caso…

NICOTRI Sì, si aggrappa a tutto. […]

EGIDIO Prima di giungere a scrivere altre cose e dare colpe ad altri che non hanno compiuto il loro dovere, ma per l’amor del cielo, tutti ci hanno messo l’anima in questa storia. Io ci ho rimesso mezza vita, quindi non so se lei mi riesce a capire.

NICOTRI Sì, l’idea sa…

EGIDIO Fra tante cose risolte in vita mia, questo è un grande cruccio per me, ma un cruccio che, però, a un certo punto trova anche un momento di ragionevolezza e perché contro ciò che era, che il destino ha voluto che accadesse, è accaduto e quindi un avvocato deve accettare, ragionare sulle cose, molto ma con ma, ma naturalmente con molta obiettività e, a un certo punto, rendersi conto, né d’altra parte, si può continuare a dare speranze, a nutrire, a far nutrire speranze a delle persone, a dei genitori, illudendoli, ma per l’amor del cielo, me ne guarderei bene.

NICOTRI Certo, certo. Del resto sono, sa, sono due genitori che insistono a dire che la loro figlia non saliva neanche… non accettava passaggi in auto neanche dal prete che suonava il pianoforte in chiesa e… [NOTA: don Cividillo, insegnante di pianoforte del conservatorio musicale Lodovico da Victoria frequentato da Emanuela nel palazzo di S. Apollinare].

EGIDIO Lo so, sì questo è quello, questo è quello che ogni genitore magari direbbe.

NICOTRI Però ecco io so che tutti i genitori le figlie di quell’età non le conoscono in realtà. […]

EGIDIO Ecco, bravo signor Nicotri, ecco è la prima cosa sensata che io sento da un uomo, bravo.

NICOTRI Poi, sul suo diario, io ho letto una frase: “Sto con, da nove mesi, – mi pare – con Marcello”, cioè per essere una ragazza che non accettava neanche dire: “Buona sera, che ore sono?” Mi sembra che…

EGIDIO Ma poi, ma poi i genitori, signor Nicotri, i genitori, a un certo punto, credono senz’altro e magari credono anche o perché così gli eventi, perché la vita sta mutando, è già mutata molto, continuerà a mutare; il dialogo non è più quello fra i genitori e i figli. Addirittura, se lei, se lei sente un po’ le voci che corrono, oggi, quando un genitore cerca di mettere un po’ in riga i figli, oggi sfasciano la casa.

NICOTRI Sì ma qui parliamo di vent’anni fa e di un ambiente che avrebbe dovuto, dovrebbe essere diverso dall’usuale, dovrebbe.

EGIDIO Ah, dovrebbe! Però, già allora, se lei nota, quando lei legge tutta la storia, già si rende conto che era, però, c’era già un ambiente, tanti amici, la carovana dell’estate che andavano…

NICOTRI Sì. Sì. Questo l’ho notato e contraddice quello che dice il padre nelle mille dichiarazioni, cioè l’ho notato anch’io, ho notato anch’io, poi non voglio, non voglio, mi rifiuto di raccogliere le voci, perché ho sentito cose turche all’interno del Vaticano, roba da far impallidire anche Fellini ma, voglio dire, lì, se non trovo qualcuno che mi dà degli elementi concreti, non ascolto neppure queste chiacchiere.

EGIDIO Eh lo so, lo so, lo so. Chiaro, chiaro. Eh sì, lo so. Chiaro. Signor Nicotri, per me, guardi, da uomo, da uomo che parla con un altro uomo, cioè, uno che ha cessato, sì, l’attività, però rimane sempre quel professionista che è stato, sarà un piacere. Lei mi chiami, magari poi…

NICOTRI […] Tutto resta fra noi, non si preoccupi, a meno che lei non mi dica…

EGIDIO Però io, sì, d’accordo, ma a parte quello, tanto, no io non abbia, no io non ho misteri, non ho misteri, io sono così aperto a tutti come un libro, che lei apre e legge, quindi chiarezza, perché io ho risolto tante di quelle questioni in vita mia, tutti casi meravigliosi, a Sanremo, in quindici giorni, addirittura riuscimmo a trovare che… una persona rapita e tante altre cose veramente inimmaginabili.

NICOTRI Secondo lei, può essere che qualcuno dell’Est si sia inserito dopo, solo per speculare contro il Papa? [NOTA: l’ex colonnello della Stasi, i servizi segreti di Berlino Est, Guenter Bohnsack ha spiegato a Nicotri che i “komunicati” dei “rapitori” erano in realtà dei falsi fabbricati dalla X Sezione della Stasi].

EGIDIO Eh tutto è possibile.

NICOTRI Un’ultima cosa, scusi, io ho, ho telefonato anche a Raul Bonarelli [NOTA: all’epoca vice capo della Vigilanza del Vaticano, elevata nel frattempo al rango di Sicurezza del Vaticano], nonostante venga dipinto come Jack lo squartatore.

EGIDIO Ma Raul Bonarelli sarebbe quel capo, quello della vigilanza?

NICOTRI Sì.

EGIDIO Ah ecco.

NICOTRI Però mi… cioè… mi sembra la sua intercettazione telefonica [NOTA: si tratta della telefonata del “cappellano di Sua Santità”, don Bertani, che il 12 ottobre 1993 gli ordinava di mentire al magistrato Adele Rando che doveva interrogarlo come testimone il giorno successivo], poi non so se ce n’è una, dieci, cento…

EGIDIO A questo io non lo so perché è un caso, questa questione fu trattata direttamente dal capo della Mobile di allora, il dottor Cavaliere.

NICOTRI Comunque, mi sembra, mi sembra una cosa abbastanza banale, tutto sommato, però mi ha meravigliato che lui: “No, no, no, per carità” [NOTA: quando Nicotri gli ha telefonato, Bonarelli si è rifiutato di anche solo di continuare la conversazione, limitandosi a dire di rivolgersi al suo avvocato, Luigi Fischetti]. Anche perché è un reato, cos’è? Testimonianza reticente al massimo, quindi un reato ultra-estinto [NOTA: Bonarelli non ha saputo o voluto fornire spiegazioni del perché dell’ordine ricevuto da don Bertani].

EGIDIO Sì ma deve capire anche che io credo che la posizione di quel Bonarelli lì in Vaticano eh sia stata anche un po’ difficile. L’unico fatto che lui abitava, cioè se ben ricordo, se la memoria non…

NICOTRI Tuttora abita lì. Tuttora.

EGIDIO Dalle parti di via Nomentana, no?

NICOTRI Sì, difatti, basta cercarlo sulla guida telefonica. Io ero convinto che lui fosse misteriosamente chissà dove e poi, invece, guardo l’elenco telefonico e gli ho telefonato e dico: “Ma scusi, non varrebbe la pena, non sarebbe anche suo interesse chiarire anziché lasciare sospetti tremendi e…”

EGIDIO Ah ecco, ecco.  No, ma che sospetti, guardi! No, no.

La seconda telefonata di Nicotri a Egidio.

Introduzione di Pino Nicotri.

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