NEW YORK – La fine quasi certa della vicenda giudiziaria che lo ha visto precipitare dal piedistallo tra i piu’ potenti del mondo a carcerato, ha ridato la liberta’ a Dominique Strauss Kahn? Ben più difficile e piena di ostacoli sara’ invece per lui recuperare onore, potere, prestigio, peso politico.
A causa delle clamorose accuse mosse dalla cameriera Ofelia del Sofitel Hotel di New York, Strauss Kahn s’è visto segare le gambe sia da presidente del Fondo Monetario Internazionale che da probabile prossimo presidente della Francia grazie a calunnie inventate di sana pianta.
Danni incalcolabili, dal risarcimento impossibile. Non è certo la povera cameriera Ofelia (che pare proprio lo abbia incastrato con delle bugie) a poter pagare e mandarla in galera non risolve nulla. A pensarci bene, visto anche che un ritorno alla guida del FMI è ormai molto arduo se non impossibile, Strauss Kahn potrebbe essere candidato ed eletto a furor di popolo presidente della Francia. Sarebbe un risarcimento adeguato.
Alla faccia di Sarkozy, il quale, senza voler dare credito ai sospetti che sono sorti spontanei fin dalle prime ore di quel 17 maggio, giusto tre mesi fa, su un coinvolgimento di suoi servizi più o meno deviati, certo ha goduto moltissimo da uno scandalo che gli ha tolto un credibile avversario a sinistra, essendo lo stesso antipatico Sarko stretto a desta dalla crescente popolarità di Marine Le Pen.
E anche alla faccia del puritanesimo Usa che ora davvero appare, proprio come sostenevano molti intellettuali francesi, poca cosa e rozza di fronte alla più prudente ed elastica civiltà giuridica francese ed europea in genere.
La facilità con la quale negli Usa si montano accuse, campate per aria, contro interi Stati per poterli invadere trova riscontro nella facilità con la quale si arrestano singole persone “senza guardare in faccia a nessuno”. Per fortuna negli Usa l’Fbi fa quasi sempre e bene il proprio dovere, con avvocati all’altezza della situazione almeno quando difendono imputati dalle tasche floride e con giornali capaci di mordere chiunque debba essere morso.