Orsini martire del bonifico e censurato: dalla Berlinguer in Rai va gratis

Va dato atto al professor Orsini, ha colto il punto ed è stato il primo a dire: dalla Berlinguer in Rai ci vado gratis. Sì, vero: lo ha detto, ha pronunciato la parola gratis dopo aver accettato di andarci a pagamento e il gratis è venuto fuori solo dopo che il pagamento è svanito. Però l’ha detto alla fine il professor Orsini: a dire e sostenere la propria opinione in tv ci si può andare anche gratis.

Colpiti al cuore

Non Orsini dunque ma altri e non pochi sembrano e si dicono colpiti al cuore, al cuore dei loro valori, al cuore della loro identità. C’è stamane un quotidiano che elenca quante offerte in denaro aveva Orsini (scrivono 4000 a puntata da Giletti, circa 3000 da Mediaset, dalla Rai solo 2000), segue robusto elenco di quanti vanno in tv a contratto. Manca l’elenco di chi in tv ad esporre opinioni e competenze ci va gratis. Non a caso manca questo elenco, perché dalla parti de Il Fatto evidentemente andare gratis viene considerata una cosa stramba. La stessa Bianca Berlinguer, a sua motivazione e rivendicazione di essere nel giusto, aveva dichiarato: “Orsini ha ricevuto altre e maggiori offerte di retribuzione”.

Insomma la Berlinguer pensava di aver fatto un affare prendendo al prezzo minore possibile un attore pregiato e conteso (per inciso la stessa Berlinguer ha prodotto pubblico lamento perché la dirigenza Rai ha deciso di non pagare senza il suo preventivo assenso, confermando come lei ed altri conduttori considerano l’autonomia professionale di un programma alla stregua di nobiliare atto di proprietà esclusiva e totale di un feudo). Insomma molti a dire che non pagare Orsini, farlo andare in tv a difendere, sostenere e diffondere le sue opinioni e farglielo fare gratis è censura.

Se gratis è censura

Dunque Orsini martire della repressione del pensiero unico non perché non lo fanno parlare in tv ma perché non lo pagano per parlare in tv. E con questa equazione tra libertà di pensiero che si invera solo quando arriva bonifico un intero mondo ha dato la misura del suo spessore etico e civile. Nonché della missione che molti, troppi conduttori tv assegnano ai bonifici per i contrattualizzati ospiti: fateci caso, quelli a bonifico sono sempre i più vivaci, diciamo pure i più agitati in studio. Ovvio, devono guadagnarsi il bonifico.

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