LA DELUSIONE DEL RABBINO CAPO DI ROMA
Sono i giorni dell’odio antisemita e Riccardo Di Segni, rabbino Capo di Roma, in una recente intervista raccolta da Alberto Giannoni se ne lamenta a ragion veduta.
I segnali inquietanti aumentano. A Vicenza l’assalto anti-israeliano e anti-ebraico ha lasciato un segno profondo. Dice Di Segni:” Direi che Vicenza è l’esempio eclatante di un doppio standard.
Nel mondo di oggi in tanti luoghi, dalla Siria allo Yemen all’Ucraina siamo di fronte a vicende drammatiche con centinaia di migliaia di vittime. Tra le tante guerre che vediamo l’unico stato messo sotto accusa è Israele, l’unico contro il quale ci si mobilita e si manifesta.
Quello che è successo il 7 ottobre è il frutto di una brutalità, di un odio, di una  perfidia che ci riporta indietro di decenni o secoli. Si affacciano sentimenti e comportamenti che credevamo sepolti. E un conto è tenerne la memoria, un conto è vederla ripetere”.

ISRAELE “IL NEMICO IDEALE“
È il titolo dell’ultimo libro pubblicato dalla giornalista Nathania Zevi, 39 anni, in forza al Tg1. Nel suo libro racconta l’antisemitismo “ un odio antico che si rinnova prendendo forme sempre più subdole”. E mette in guardia:”Attenzione, perché quello che inizia con gli ebrei non finisce con gli ebrei. Anzi, di solito è solo l’inizio”.

E contesta la narrazione di questi ultimi tempi e difende la “ grande democrazia di Israele”. La Zevi si lamenta soprattutto di ignoranza e pregiudizi che avvolgono la storia degli ebrei.
E aggiunge:” Questo succede perché storicamente uno dei pregiudizi nei confronti degli ebrei è che siano tirchi, usurai, padroni delle banche, detentori del potere economico. Per questo siamo un nemico ideale. E questo è perfetto per farne il perfetto capro espiatorio”.
La soluzione? Al momento nessun ebreo è ottimista, perché una possibilità di superamento dell’antisemitismo teoricamente ci sarebbe: ed è un superamento fondato sulla conoscenza della cultura ebraica. Impresa non riuscita nei secoli.