Petizione online Pd-M5S sul salario minimo, è bufera: è una raccolta firme per chiedere al governo di introdurlo al più presto. Il via a Ferragosto.
Esultano i promotori (“Già raccolte 200mila firme”), frenano i filo-governativi (“Quelle firme non sono vere”). Giornali su sponde opposte. Due esempi per parte: il Fatto di Travaglio: ”La proposta piace all 75% degli italiani; 200mila hanno firmato in due giorni. Eppure il Governo continua a fare muro”.
Conferma il dato la Repubblica che fu di Scalfari:”L’opposizione ha già raccolto 200mila firme”. Titoli in prima pagina. Entusiasmo alle stelle. Frenano i fogli meloniani.
Spara in prima Libero, il quotidiano di Sallusti e Feltri: ”Sono firme farlocche”. Il Giornale diretto da Augusto Minzolini getta acqua sul fuoco della “festa dei giallorossi: ”Firme multiple e nessun controlla. C’è chi ha aderito 2 o 3 volte”.
Sembra il bis delle primarie del Pd.
TEST DI CONTROLLO DELLA PETIZIONE
Come puntualmente accade con le iniziative online, non pochi vogliono verificarne l’attendibilità. La raccolta di firme sul web attraverso un sito, senza l’ombra di una certificazione per impedire la proliferazione di voti da parte della stessa persona ha insospettito i più.
Tanto più che i promotori non chiedono nessun documento di identità nemmeno il numero di un codice fiscale. Nessuna firma digitale, non una autenticazione. Dunque le firme non hanno valore legale e la loro moltiplicazione è molto semplice.
La redazione di Libero ammette che “ l’opposizione è fraudolenta”. Libero ha contattato il sito usando lo stesso computer e votato “decine di volte” usando la stessa e-mail e dichiarandosi di volta in volta Bin Laden, Ho Chi Minh, Mao Tse Tung, Attila- Flagello di Dio, Paperino, Ape Maia, don Matteo, Padre Ralph e pure Sbirulino.
“Ovviamente abbiamo ricevuto ad ogni clic conferma della validità del voto. Altri hanno ammesso di aver firmato “ tre volte la petizione con lo stesso nome e cognome, cambiando solo l’indirizzo email inserito nel form”.
Considerando che spesso una sola persona gestisce più caselle di posta elettronica, risulta facilissimo sottoscrivere l’iniziativa due, tre volte o più.
ESULTANZA TROPPO PRECOCE
In questi casi, con queste operazioni è consigliabile usare una certa prudenza, men che meno esultare con cifre ancora molto modeste. È il caso di ricordare che 200.000 adesioni corrispondono allo 0,4 degli aventi diritto al voto. I conti si fanno però alla fine. Quasi certamente i promotori aggiusteranno il tiro. Lo devono fare. Cavalcare la fanta-statistica non è prudente. Tutt’altro.