Pil. Parigi e Madrid corrono e puntano a un +1,6 e 3% nel 2017. Giuseppe Turani Pil. Parigi e Madrid corrono e puntano a un +1,6 e 3% nel 2017. Giuseppe Turani

Pil. Parigi e Madrid corrono e puntano a un +1,6 e 3% nel 2017. Giuseppe Turani

Pil. Parigi e Madrid corrono e puntano a un +1,6 e 3% nel 2017. Giuseppe Turani
Pil. Parigi e Madrid corrono e puntano a un +1,6 e 3% nel 2017. Giuseppe Turani

ROMA – Pil. Parigi e Madrid corrono e puntano a un +1,6 e 3% nel 2017. Giuseppe Turani. Sul blog di Giuseppe Turani “Uomini & Business”, le stime di crescita del secondo trimestre passate sotto la lente degli analisti di Intesa Sanpaolo.

Inizia la tornata di diffusione delle stime flash sul PIL nel 2° trimestre. In Francia, il PIL è cresciuto per il terzo trimestre consecutivo di 0,5% t/t. Il principale contributo è venuto dal commercio con l’estero (+0,8%), grazie a un’impennata dell’export (+3,1%) a fronte di un import poco variato (+0,2%).

La domanda domestica ha comunque contribuito (0,4%), grazie all’accelerazione dei consumi delle famiglie (0,3% da 0,1% precedente), mentre gli investimenti delle imprese sono rallentati (0,5% da 2,1%). Le scorte hanno sottratto ben sei decimi al PIL. In mattinata sarà anche diffusa la stima preliminare relativa alla Spagna, vista accelerare a 0,9% da 0,8% t/t (3,1% da 3,0% a/a).

La crescita dovrebbe essere sostenuta sia dal commercio estero che dalla domanda interna e in particolare dall’accelerazione degli investimenti; si dovrebbe co me in Francia registrare anche un recupero della spesa delle famiglie. In media annua la crescita del PIL in Francia è vista all’1,6% dall’1,1% del 2016. In Spagna, la nostra previsione per il 2017 è di crescita del 3,0% dal 3,2% dello scorso anno.

Francia. La spesa per consumi è attesa correggere parte degli aumenti dei due mesi precedenti a giugno. Ci aspettiamo un calo di 0,2%m/m, spiegato in particolare dall’andamento die durevoli e auto. Sul trimestre, le vendite sono cresciute di 0,7% t/t in netto recupero dal -0,4% t/t dei mesi invernali.

Inflazione. Le stime preliminari dovrebbero mostrare un calo dell’inflazione in Germania a 1,3% da un precedente 1,5% sulla misura armonizzata e a 1,5% da 1,6% su quella nazionale. Sul mese i prezzi sono visti in aumento di 0,3%m/m sulla misura nazionale e di 0,2%m/m su quella armonizzata, la dinamica mensile positiva dovrebbe essere compensata dal calo dei prezzi energetici in euro, inoltre l’aumento anomalo dei prezzi dei servizi ricreativi a giugno potrebbe rientrare.

In Spagna l’inflazione è vista calare a 1,4% dall’1,5% (1,5% da 1,6% sulla misura armonizzata), per effetto del calo dei prezzi energetici ma anche dei prezzi interni, mentre l’inflazione core è vista stabile all’1,2%. In Francia, l’inflazione è attesa risalire a 0,7% da 0,6% sulla misura nazionale ma calare di un decimo a 0,7% su quella armonizzata. Da agosto l’inflazione dovrebbe tornare a salire brevemente nella maggior parte dei paesi area euro su spinta di effetti statistici che poi rientreranno in autunno.

Eurozona. L’indice di fiducia economica elaborato dalla Commissione UE dovrebbe tornare indietro a luglio a 110,6 da 111,1, su di una moderazione della fiducia presso le imprese manifatturiere a 4 da 4,5 e di servizi a 13 da 13,4, ma anche nel commercio al dettaglio e costruzioni. L’indice della Commissione rimarrebbe comunque su livelli coerenti con una crescita del PIL Eurozona tra 0,6% t/t e 0,7% nei mesi estivi, dallo 0,7% t/t per il 2° trimestre. (Report Intesa Sanpaolo su “Uomini & Business” di Giuseppe Turani)

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