Processi farsa in Russia e Bielorussia agli oppositori di Putin e Lukashenko: a porte chiuse, avvocati in video Processi farsa in Russia e Bielorussia agli oppositori di Putin e Lukashenko: a porte chiuse, avvocati in video

Processi farsa in Russia e Bielorussia agli oppositori di Putin e Lukashenko: a porte chiuse, avvocati in video

Processi farsa. Bielorussia e Russia senza uguali. Il tribunale di Minsk ha già chiuso la fastidiosa  pratica; Mosca quasi. Sul banco degli imputati i dissidenti dei due regimi, gli audaci oppositori.

Sono quelli che si sono messi di traverso a Lukashenko e a Putin. Inevitabili le condanne: Svetlana Tikhanovskaia, 40 anni, ha commesso l’imprudenza di candidarsi alle presidenziali bielorusse e si è beccata l’accusa di voler “attentare la sicurezza nazionale”, di “aver tentato di assumere il potere in modo incostituzionale”. 

Morale: 15 anni di carcere dove l’aspetta il marito, in galera prima di lei. En plein del presidente bielorusso, in sella dal 1994, ateo ortodosso, ex Armata Rossa.

LA TELENOVELA NAVALNY

Aleksej Navalny, 47 anni, avvocato e blogger, leader di “Russia del futuro”, (partito liberale, filo occidentale, europeista, democratico) è il  dissidente anti-Putin più famoso. Da almeno 3 anni lo zar lo tiene nel mirino, sostiene che è un terrorista. Lo ha pure avvelenato (20 agosto 2020) mentre su un aereo volava da Tomsk a Mosca.

È stato salvato grazie ad un atterraggio d’emergenza a Omsk e trasferito il giorno dopo a  Berlino per le cure del caso. Il 17 gennaio 2021 è rientrato a Mosca ed è stato subito arrestato per un vecchio caso di appropriazione indebita. E via ad un processo infinito.

UDIENZE DEI PROCESSI A PORTE CHIUSE

Presso il tribunale di Mosca è in corso l’ennesimo processo burla. Ovviamente a porte chiuse. Nulla deve trapelare. Ma qualcosa è uscito. Gli amici del leader hanno diffuso una sua intemerata che riassume la sceneggiata. Rivolgendosi ai giudici  in video, dal carcere, ha tuonato:”Siete senza vergogna e senza onore “. Rischia l’ergastolo. I suoi alleati comunque non mollano.

Hanno già annunciato una accesa campagna contro l’invasione dell’Ucraina. Una “campagna contro la guerra e contro Putin”. Gli avvocati difensori  intervengono solo in video dal carcere di massima sicurezza che si trova a Melekhovo, 250 km da Mosca. I giornalisti non sono ammessi in aula. Ma anche in Russia il diavolo inventa le pentole, non i coperchi.

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