Putin, il suo regno scricchiola in Ucraina, guerra di bombe e fake news, previsioni forse azzardate sulla sua fine

In Ucraina scricchiola il regno di Putin? “Ha già perso, dovrà ritirarsi. Lo zar perde pezzi. Ormai l’invasione russa è fallita” (tesi del politologo Luttwak).

“Calma, è presto per tirare le somme e per dare credito ad un golpe. Tranquilli, il Cremlimo è ancora forte. Militari e agenti di sicurezza gli sono ancora fedeli (tesi della politologa Mara Morini, Università dì Genova). “A Mosca crescono i malumori per il flop militare e regna la confusione dei generali sugli effettivi impiegati. I 190 mila uomini mobilitati a fine febbraio non sono ancora stati impiegati al completo, ma poco ci manca”, fa sapere dalla capitale russa un collega solitamente ben informato.

TROPPE BUGIE FANNO CADERE I REGIMI

Ma cosa sappiamo “veramente “ di questa guerra? Poco o niente. Circola una battuta attribuita allo scacchista Garri Kasparov, per 8 anni consecutivi campione del mondo, attivista anti-Putin più volte arrestato, oggi cittadino croato, abitualmente residente a New York. Eccola: “C’e’una parola in russo per dire  fake news ed è semplicemente…news”. 

Credibile. Come abbiamo visto in questi giorni “chi dice la verità sui media, rischia 15 anni di prigione”; parole del filosofo norvegese Lars Svendsen, autore del recente e fortunato saggio, edito da Guanda, “Filosofia della menzogna “. È chiaro (e scontato) che in questo ambientino rimangono solo le fake news. E quindi esse diventano le uniche news. Ma a lungo andare le troppe bugie presentano il conto. E crollano i regimi.

LA VERITÀ È INACCETTABILE PER I TIRANNI COME PUTIN

Inaccettabile perché pericolosa. Sfugge al controllo politico. La verità è la verità. Il fatto che un despota pronunci una frase non significa che sia vera. Aggiunge Svendsen: “Putin è un bugiardo totalitario tradizionale. A differenza di Trump, che ha sì lo stesso stile, ma in una cornice democratica “.

Il leader dispotico deve mentire alla gente per mantenere il potere. E le persone, a loro volta, devono mentire e dire che credono a queste menzogne per evitare ritorsioni. Alla fine tutti devono mentire a tutti e questo cancella la fiducia reciproca. Come si fa a credere a qualcun altro in una società del genere?

L’INVASIONE DELL’UCRAINA È  STATA UNA DECISIONE IRRAZIONALE DI PUTIN

Questo clima di menzogne si è ritorto contro Putin. Lo zar, temuto e riverito dai lacchè che gli sono più vicini (sfacciati ruffiani), gli hanno passato informazioni di bassa qualità. Gli hanno mentito per salvare se stessi. Di qui la decisione azzardata. Mi viene da dire: chi di menzogne ferisce, di menzogne perisce. È risaputo: la verità  fa male, ma le menzogne uccidono.

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