Reddito di cittadinanza? Tutte balle. Ma l’esproprio ai pensionati quello sì…

Reddito di cittadinanza, per Giuseppe Turani sono tutte balle
Reddito di cittadinanza? Tutte balle. Ma l’esproprio ai pensionati quello sì…

ROMA – Il governo sosteneva di avere 80 miliardi pronti per il reddito di cittadinanza, e invece non ci sono. Giuseppe Turani nel suo blog “La Kasta degli asini” li definisce “ignoranti e bugiardi”. Ecco l’articolo su Uomini & Business:

“C’è qualcosa di patetico, e di umiliante, nelle ultime mosse del governo gialloverde. Hanno rimbambito mezza Italia con le loro fake news, le loro stupide grida “honestà”, hanno detto a tutti, sventolando fogli di carta, che nelle casse dello Stato c’erano 80 miliardi belli e pronti per dare corso alle loro stupidaggini (stipendio per tutti, anche a casa a giocare con la play station).

Arrivati al dunque, stanno minacciando Giovanni Tria, ministro dell’economia, uno che li avrebbe bocciati tutti a economia 1, perché la pianti di rompere le scatole e si decida a fare debiti, senza i quali loro fanno una figura di merda perché i soldi non ci sono, non ci sono mai stati. Hanno mentito, come sempre.

Non contenti, sono passati a minacciare direttamente i collaboratori di Tria: se non saltano fuori i soldi, cacciamo tutti. Stessa cosa per l’Istat: se non date numeri buoni, fuori dalle balle.

Mai, nemmeno con i peggiori governi democristiani, si era vista tanta arroganza e tanta ignoranza. Ocse, Bankitalia, Draghi, tutti predicano prudenza e pochi debiti, ma a questa Kasta di predoni non importa nulla. Sarà contento Grillo che è riuscito a mandare al governo la peggior classe dirigente mai vista: praticamente degli asini, nessuno di loro passerebbe mai un semplice esame di ragioneria. In più sono anche prepotenti, convinti che il fatto di aver avuto i voti conferisca loro superpoteri: questo governo è la tomba della democrazia diretta. Se i risultati sono questi, meglio tornare ai vecchi sistemi e Grillo continui a scrivere le sue scemenze sul suo ridicolo blog.

Alla fine, comunque, non faranno quasi niente. Tranne l’esproprio proletario delle pensioni d’oro. Metteranno un po’ di soldi (quelli che riusciranno a estorcere a Tria con le minacce, come una qualunque banda Bassotti) sul Rei e lo chiameranno reddito di cittadinanza. E taglieranno un po’ di tasse alle piccolissime imprese.

Dopo di che, andranno avanti con le loro fake news: dopo 100 anni l’Italia ha un reddito di cittadinanza, abbiamo ridotto le imposte, e così via.

E la plebaglia del sud, quella che sfilava con i cartelli “Vogliamo il reddito di cittadinanza” probabilmente applaudirà.

Intanto, la congiuntura rallenta e le cose stanno peggiorando, perché così va il mondo, che non si piega a Di Maio e a Salvini. Ma loro, a forza di chiacchiere e di minacce, continueranno a dire che vanno meglio.

Un giorno, anche la plebaglia si sveglierà. E saranno calci in culo.

E’ capitato persino a Mussolini.

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