Renato Brunetta: “Ecco come vi smontiamo Saccomanni punto per punto”

Renato Brunetta: "Ecco come vi smontiamo Saccomanni punto per punto"
Renato Brunetta

Ci si poteva aspettare di più dal Ministro dell’economia, dopo la bocciatura di Bruxelles? Almeno un legittimo dubbio. Nulla è cambiato.

Il solito ottimismo miracolistico, ripetuto dall’inizio della legislatura, quando Enrico Letta tracciava in Parlamento un programma fantasmagorico che valeva minimo 30 miliardi. Sono queste le cifre “fantasiose”, non quelle relative alla rivalutazione del capitale della Banca d’Italia.

La Banca d’Italia deve partecipare all’azione di risanamento, cui è chiamato l’intero Paese o deve restare zona franca, con il carico di “privilegi” che la caratterizza? Se aumentano le quotazioni di Banca d’Italia, una parte degli utili finiscono agli azionisti e quindi i margini si restringono: per lo Stato e per spese di gestione che richiedono un’oculatezza maggiore. Ed ecco spiegato il mistero della differenza tra un patrimonio (capitale e riserve) che a bilancio è iscritto per oltre 20 miliardi e le cifre della rivalutazione proposta dal comitato di esperti: molto meno della metà.

La spending review si farà. Valorizzeremo “l’immenso patrimonio pubblico immobiliare”. La ripresa sarà più intensa di quella certificata dall’ISTAT. Promesse, mentre la situazione diventa sempre più grave.

Una Legge di stabilità senz’anima e senza strategie, se non quella di tentare di ridistribuire una manciata di risorse sottratte al ceto medio. Nessuna riforma pro-market.

Queste sono le critiche della Commissione europea e le differenze più vere con la Spagna, che è riuscita a cambiare il suo orizzonte in condizioni peggiori delle nostre. Noi continuiamo a insistere nella politica del “tassa e spendi”.

Mentre il Ministro Saccomanni invoca il rigore finanziario, i Comuni hanno aumentato le imposte sulle abitazioni del 30%, e hanno messo in bilancio un prelievo sulla prima casa del 6 per mille: quell’IMU mascherata da tassa sui servizi indivisibili, che dovremmo aver eliminato per l’anno in corso. Ministro: a che gioco sta giocando?

Il rientro dei capitali dalla Svizzera: Saccomanni parla di “depenalizzazione del reato”. Cosa significa? Un nuovo condono? Noi non abbiamo obiezioni di principio. Ma le anime belle della sinistra accetteranno questa impostazione? E il Governo avrà la forza per imporla? Cos’è cambiato per non ripetere gli errori del passato?

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