Juventus è tornata, Napoli frena: sono loro le anti Inter

di Renzo Parodi
Pubblicato il 15 Dicembre 2015 - 17:00 OLTRE 6 MESI FA
Juventus è tornata, Napoli frena: sono loro le anti Inter

Juventus è tornata, Napoli frena: sono loro le anti InterANSA/LUCA ZENNARO

ROMA – Signori, Madama è tornata. troppo in fretta l’avevamo data per spacciata, la Juventus dall’alto delle sei vittorie di fila riagguanta il treno dell’allta classifica. E’ quarta a sei punti dall’Inter solitaria in fuga, ma appena due lunghezze sotto Napoli e Fiorentina e un punto sopra la Roma che ha salomonicamente (mica tanto) pareggiato nello scontro diretto del San Paolo fermando un Napoli coraggioso ma spuntato, con Higuain ben sotto il suo standard.

Juve non bellissima ma micidiale, col duo Mandzukic-Dybala dilagante contro una Fiorentina elegante, ma un po’ calligrafica, ripresa subito dopo il rigore trasformato da Ilicic e superata in tromba dall’alto della inarrivabile abitudine bianconera alla vittoria. Mi sa che sarà ancora la Vecchia Signora la rivale più insidiosa per l’Inter che vedo ancora favorita per la vittoria finale, tanto più che giocando maluccio, strapazza l’Udinese e si issa sola in vetta con quattro punti di margine su Napoli e Fiorentina. Con i campi pesanti e un ritocchino di mercato in mezzo al campo la beneamata crescerà anche esteticamente e in termini di pericolosità. Intanto continua a non prendere gol.

Ingiusto l’esito del big match fra Napoli e Roma, Garcia ha inaugurato un supercatenaccio, il punto era il risultato minimo da non mancare e l’obiettivo è stato centrato. Ma che brutta Roma, tutta rinserrata nei propri quaranta metri e capace di pungere rarissimamente dalle parti di Reina. Szczesni viceversa è stato costretto agli straordinari e se l’è cavata alla grande. Il magma incandescente ribolle ssotto la superifice e il sorteggio Champions (Real Madrid) non contribuirà a rasserenare gli animi.
Annaspa sempre più confuso il Milan che non è riuscito neppure a battere il derelitto Verona (primo punto per Delneri). Mihajlovic se l’è presa con l’arbitro Valeri, lui che mai tira in ballo i fischietti, segno che ha i nervi a fiori di pelle e sente sul collo il fiato di Berlusconi e Galliani. Si parla già di Prandelli come possibile sostituto del serbo ma Berlusconi punta Conte, fino a giugno impegnato con la Nazionale. O no?

La Lazio non vede la fine del tunnel. L’1-1 con la Sampdoria sigilla una stagione finora tribolata per le due squadre. Partita esteticamente orribile, che Matri sblocca sfogando poi la rabbia repressa contro Pioli che lo tiene in panca da lungo tempo. Montella evita veramente in extremis (gol di Zukanovic al 93′) la quarta sconfitta personale (sarebbe stata la quinta della Sampdoria) e rimette in careggiata una squadra finora allo sbando.

Vittorie importantissime per Chievo e Empoli su Atalanta e Carpi, tre punti al Palermo di Ballardini che scaccia l’ombra di iachini vincendo la sfida salvezza col Frosinone. Il campionato sta compilando gerarchie quasi definitive, e premia il Sassuolo (rinviato per nebbia il match col Torino), lo stesso Torino, l’Atalanta, l’Empoli e il Chievo. Cade il Genoa a Marassi e sono due, dopo il Carpi fa bottino pieno il Bologna. Due rossi a Pavoletti e Perotti hanno indirizzaro le gare verso le emiliane. Senza Pavoletti il Grifone