Serie A. Al Milan servono centrali e punte, alla Sampdoria gli arbitri

Se il Milan ambisce addirittura ad agganciare la zona Champions – non sarebbe un miracolo, aveva proclamato Allegri alla vigilia – dovrà raggiungere ben altre cifre di gioco, rispetto a quanto ha prodotto contro la Sampdoria. L’ex Boban, nello studio di Sky Sport, a 0-0 ancora freschissimo, ha infierito: “Al Milan servono due centrali difensivi, tre centrocampisti e due punte”. Addirittura…

Le cifre della gara genovese dicono che la squadra di Allegri non ha approfittato delle cadute di Roma e Fiorentina, è rimasta ancorata al settimo posto, a nove punti dalla terza in classifica, il Napoli. Mettiamoci pure la stanchezza per i 120’ disputati contro la Juventus, a metà settimana, tuttavia il pareggio di Marassi (a proposito, è il primo 0-0 stagionale sia per i rossoneri che per la Sampdoria) ha raccontato di un Milan come di una grande, probabilmente irrimediabile incompiuta.

Allegri ha varato un ardimentoso tridente, composto da Niang, Boian e El Shaarawy, arretrando Boateng sulla linea di centrocampo, accanto ad Ambrosini (presto avvicendato per infortunio da Flamini) e Montolivo, passato a fare il centrale. Esperimento non entusiasmante, in verità. Il Milan ha giochicchiato per tre quarti dell’incontro e soltanto nel finale ha sprintato cercando davvero i tre punti.

Per vedere la prima palla-gol nitida in chiave rossonera era trascorsa un’ora di gioco, (miracolo di Romero su Boateng), mentre la Sampdoria nel frattempo ne aveva collezionate quattro (Abbiati decisivo in tre occasioni) e alla fine saranno sei a quattro le palle-gol per la squadra di Delio Rossi. Clamorosa l’occasione bruciata da Icardi, imbeccato da Eder sull’errato disimpegno di Mexes.

Uno 0-0 tutt’altro che avaro, che premia più il Milan che la Sampdoria, complice anche l’arbitraggio del signor Guida, estremamente corrivo nei confronti della squadra di Allegri. Non basteranno gli innesti, se mai ci saranno, di Lodi e Bellomo, per cambiare volto alla squadra. Se davvero si vuol puntare sui giovani si dovrà avere la pazienza di attendere che maturino e prendano confidenza con i livelli del calcio grande. Non si improvvisa uno squadrone. Se può consolare i fans rossoneri, il Milan ha raccolto tre punti in più della Juve nelle ultime dieci partite.

La Sampdoria ha confermato il processo di crescita avviato da Delio Rossi. La squadra, schierata col 4-4-2 per fronteggiare il tridente milanista, ha giocato concentrata e corta, cercando la profondità con le sue frecce (Eder, Estigarribia), senza mai offrire il fianco all’avversario. Krsticic, Obiang e Poli hanno costruito un’eccellente cerniera a centrocampo, il rientrante De Silvestri ha limitato El Shaarawy senza rinunciare a partecipare in appoggio alla fase offensiva.

Palombo nei panni di difensore centrale ha dato equilibrio e sicurezza all’intera difesa, aggiungendo regolarmente al centrocampo fosforo e geometrie. Un’arma in più importante nella estenuante maratona per la salvezza. Fra Siena e Pescara – in otto giorni – la Sampdoria potrà mettere solide fondamenta per fare l’impresa. .

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