Serie A: Juve non si distrae. Roma caccia Napoli. In coda…

Serie A: Juve non si distrae. Roma caccia Napoli. In coda...
Serie A: Juve non si distrae. Roma caccia Napoli. In coda… (nella foto Ansa, Paulo Dybala esulta dopo il gol al Sassuolo)

ROMA – Madama Juventus non si distrae. Il pensiero del Bayern non la turba, e la joya Dybala risolve il contenzioso col Sassuolo. Il gol-gioiello conferma il talento purissimo dell’attaccante argentino e oltre i tre punti in classifica vale come viatico per la trasferta in terra di Baviera. Allegri dichiara che si accontenterebbe alla fine di portare a casa due trofei su tre. Indovinate quali… Impresa impervia vincere all’Allianz Arena, ma non impossibile per questa Juve quadrata, tetragona alle intemperie materiali e psicologiche e convinta di centrare uno storico traguardo, i cinque scudetti di fila. E magari anche qualcosa di più.

Il Napoli a sentir parlare Sarri non deve pensare né alla lepre Juventus né al cane da preda Roma. Sarri è furbo, non vuol caricare di troppe attese la piazza ma spera comunque in qualche inciampo dei rivali torinesi, magari la semplice permanenza nell’avventura europea, che possa impastare le gambe della Magna Juventus. Intanto a Palermo, all’esordio in panca di Walter Novellino, il Napoli vince con un rigore dubbio (spinta e controspinta tra Albiol e Andelkovic) e mantiene le distanze dalla capolista che domenica giocherà il derby in casa del Torino. Partita difficile e interpretata con applicazione ma senza brillantezza dagli uomini di Sarri. Higuain dal dischetto al gol numero 27.

La Roma infila l’ottava meraviglia, otto vittorie di fila non sono un primato assoluto – la Juve è appena arrivata a 17 – ma suonano come un forte segnale, il segno che la cura Spalletti ha ormai dato i suoi frutti. La batosta madrilena è stata assorbita agevolmente, Dzeko ha ritrovato il gol e la fiducia dell’allenatore e della piazza e dunque l’attacco al secondo posto occupato dal Napoli non è una chimera. Lo scontro diretto è in calendario all’Olimpico a fine aprile. Ci divertiremo se la Roma ridurrà il gap che ora è di cinque punti.

Perde terreno dalla vetta la Fiorentina, fermata sul pareggio dal Verona che non vuole sapere di arrendersi. Bel segnale dalla squadra di Del Neri che spera ancora grazie alla vittoria del Carpi sul Frosinone nello scontro diretto, che accorcia la classifica in basso e rimette in corda anche la squadra emiliana. La Fiorentina è in flessione, di gioco e di risultati, e domenica renderà visita al Frosinone. l’Inter aggancia laViola al quarto posto, in virtù della vittoria sul Bologna. Mancini perde Icardi (distorsione al ginocchio) e Palacio, che sarà squalificato, per la sfida contro la Roma. Eder ancora a secco di gol avrà un’altra chance. Il Milan pareggia a Verona contro il solito tostissimo Chievo e dice definitivamente addio ai sogni di acchiappare la zona Champions League. Undici punti dalla Roma sono una enormità, bene che vada il Diavolo agguanterà l’Europa minore. Mihajlovic può cominciare a fare le valigie.

Appassionante il campionato in testa ma soprattutto in coda. La sconfitta interna con la Roma inguaia vieppiù l’Udinese, contestata apertamente dai suoi tifosi. Colantuono sempre più in bilico, la società sta pensando di sollevarlo dall’incarico. E’ pronto Calori, un ex giocatore di un tempo più fausto. L’alternativa è un altro ex, Bertotto. Azzardo massimo licenziare un tecnico a nove giornate dalla fine del torneo. In questo è maestro Zamparini. Inutile chiedergli consiglio, l’esordio in panchina di Novellino è coinciso con una sconfitta ma il Plarmo è sembrato più tonico e concentrato e anche meglio organizzato. Se nello spogliatoio si sigla la pace può venirne fuori. Nei guai resta l’Atalanta di Reja – quattordici match senza vittorie – sconfitta a Roma dalla Lazio, che era stata dominata per lunghi tratti. Doppietta di Klose, l’inseguimento all’Europa resta comunque complicato.

Si stanno tirando fuori dalla mischia le genovesi, soprattutto il Genoa, autore di una rocambolesca rimonta sul Torino che a Marassi conduceva per 2-0 dopo appena un quarto d’ora di gioco. Doppietta dello scatenato Immobile, un ex molto fischiato dalla folla genoana, eppure alla lunga il Toro si è fatto vitello e il Genoa se lo è mangiato. Due rigori hanno spianato la strada al Grifone, il che la dice lunga sulla consistenza della difesa granata. Generoso il secondo penalty, tuttavia sul 2-1 per il Toro l’arbitro Doveri aveva sorvolato su un netto fallo da rigore su Pandev che sarebbe costato anche l’espulsione di Bruno Peres per fallo da ultimo uomo. Risolutiva la rete di rLuca rigoni, al secondo centro stagionale in rossoblù, che è valso i tre punti come quelli arrivati la settimana scorsa dall’1-0 sull’Empoli. Prezioso anche il punto della Sampdoria colto proprio sul campo dell’Empoli che ha arrestato la serie delle sconfitte (quattro)e forse avrebbe metitato di vincere. Il gol nel finale di Laurini ha riequlibrato il vantaggio blucerchiato procurato da Quagliarella, al terzo centro con la maglia della Sampdoria.

Gestione cookie