Bonus 500 euro a chi fa 18 anni nel 2016. Ecco come si fa…

di Riccardo Galli
Pubblicato il 25 Novembre 2015 - 11:51| Aggiornato il 26 Novembre 2015 OLTRE 6 MESI FA
Bonus da 500 euro

Bonus da 500 euro

ROMA – “I 550mila italiani che compiono diciotto anni potranno usufruire di una carta, un bonus di 500 euro per poter partecipare a iniziative culturali, come i professori”, ha annunciato ieri il premier Matteo Renzi. Apriti cielo. Le opposizioni, interne ed esterne, hanno bollato l’iniziativa come una manovra elettorale visto che in primavera si voterà in piazza importanti come Roma, Milano e Napoli. Altri hanno invece plaudito all’iniziativa come un buon investimento culturale. Commenti a parte però, la domanda è: come si farà e chi avrà diritto ai 500 euro?

Partiamo dal presupposto che certezze non ce ne sono, la materia va infatti regolamentata e non basta un annuncio del primo ministro per avviare un iter e soprattutto per rendere la novità operativa. Ma indizi per capire sia il come funzionerà, sia il chi lo riceverà, ce ne sono. E molti. Intanto il ‘chi’, il punto sinora certamente più chiaro: riceverà il bonus di 500 euro chi compirà 18 anni tra il primo gennaio ed il trentuno dicembre 2016. E gli altri? Chi i 18 anni li ha già compiuti, anche solo nel dicembre del 2015, è ovviamente tagliato fuori. Qualche speranza in più per chi li compirà invece in futuro, a partire dal 2017.

Se è infatti vero che la misura annunciata da Renzi è legata ai 2 miliardi ‘in più’ ottenuti dalla flessibilità europea, è anche vero che è un’operazione che verosimilmente il premier vorrebbe rendere permanente, seguendo né più né meno quel che accadde con gli 80 euro. Chi poi raggiungerà la maggiore età nei prossimi anni può sperare in diversi elementi che possono giocare a fare di una stabilizzazione del bonus, a partire dal costo per finanziarlo che è di 275 milioni (500 euro moltiplicati per 550mila diciottenni da come risultato esattamente 275 milioni), certo non alto in rapporto all’economia italiana. In più il bonus garantisce un immediato ritorno d’immagine, e i contrari parlano per questo di “misura elettorale”, e un quasi altrettanto immediato ritorno anche economico: i 500 euro potranno infatti essere spesi in musei, teatri, librerie e attività culturali, che quando non sono pubbliche pagano comunque le tasse. Ma questo riguarda il secondo aspetto, quello del come funzionerà il bonus.

Per il come il modello sarà quello applicato appena qualche settimana fa con i professori, e Renzi lo ha detto chiaramente: “Una carta, un bonus di 500 euro per poter partecipare a iniziative culturali, come i professori”. E quindi chi compirà i fatidici 18 nel 2016 riceverà per posta una carta, che probabilmente dovrà attivare on line, e che potrà essere usata come un bancomat. Niente soldi accreditati sul conto quindi, ma una sorta di carta prepagata caricata con 500 euro. Euro che saranno però virtuali, almeno nella misura in cui non potranno essere spesi per qualsiasi cosa. I neo-maggiorenni non potranno infatti pagarci una cena, una vacanza o una borsa, ma potranno spendere il loro credito solo nei negozi e nelle strutture ‘accreditate’. Il bancomat precaricato funzionerà infatti alla casse dei musei e alle biglietterie dei teatri, e forse dei cinema, sarà accettato nelle librerie e per l’ingresso delle biblioteche che sono a pagamento. E poi si potrà andare ai concerti e, forse, comprare un tablet o un computer non dei più costosi.

Il bonus giovani-cultura viaggia in tandem con gli 80 euro, questi in busta paga ogni mese, alle Forze dell’Ordine. Un aumento salariale, un rinnovo di contratto di fatto. Gli 80 euro infatti andranno non solo a chi ha reddito mensile sotto i 1.500 euro (e quindi già li incassa) ma a tutti quelli che lavorano in divisa anche se guadagnano più di 1.500.