Catene da neve “napoletane”: finite le vere, camionate di “tarocche”

ROMA – “Venghino siori venghino, ecco qui le catene da neve ultimo modello…”. Ultimo modello sì, ma negli anni ’90. Ormai a Roma trovare catene da neve è un’impresa quasi impossibile. E quando il miracolo si compie quello che si riesce ad acquistare sono o catene con prezzi esorbitanti o catene in teoria non utilizzabili. Catene vecchie di dieci anni, arrivate da Napoli pare, non omologate e che, potenzialmente, possono danneggiare le auto.

Nella Capitale, dopo la nuova ordinanza del Campidoglio che impone l’obbligo di catene a bordo o gomme da neve, è scattata la corsa all’acquisto. A Roma pochi, pochissimi hanno di norma catene o pneumatici invernali così, per non correre il rischio di restare bloccati o incorrere in sanzioni, negli ultimi giorni i romani hanno preso d’assalto i negozi di ricambi e accessori auto. Con la naturale conseguenza che le scorte si sono esaurite e con la altrettanto, purtroppo, naturale conseguenza che sono arrivate puntuali speculazioni e vere e proprie “sole”, cioè fregature. E così a Porta Portese come altrove sono arrivate le “catene napoletane”, a camionate.

“È il mio campionario. – racconta un rappresentante a La Stampa – Ora le spiego. La merce è quasi tutta esaurita da un bel po’. Le fabbriche, che programmano il loro lavoro con un anno d’anticipo, sono state prese in contropiede dalle ordinanze con cui le Regioni del Nord e del Centro hanno obbligato gli automobilisti a dotarsi, neve o non neve, di catene o di gomme termiche. L’ultima è stata la Toscana. Poi è arrivata la botta finale, cioè il gelo di questi giorni. Ecco perché la merce scarseggia, almeno quella regolare…”. Già, quella regolare, perché anche in quest’occasione l’arte di arrangiarsi sembra aver trovato il modo di cavalcare la situazione.

Infatti, spiega ancora il rappresentante che, chissà come mai ha preferito restare anonimo, la merce in bella mostra sui banconi di Porta Portese è in gran parte vecchia ferraglia. “Per essere in regola con la normativa europea le catene devono recare due marchi con le scritte “Cuna” e “Onormi”. Lo spessore non deve superare i nove millimetri, altrimenti c’è il rischio che il metallo urti contro parti meccaniche dell’auto danneggiandole”. Quelli che si stanno vendendo in queste ore “sono vecchi arnesi rimasti per anni nei magazzini, catene di 12, 13 millimetri che non dovrebbero mai essere montate sulle gomme di auto di nuova produzione. Merce vecchia che è stata portata qui, in gran quantità, con alcuni camion venuti da Napoli. Vai un po’ a capire dove se la sono procurata…”.

Anche i romani che non hanno colpevolmente aspettato l’ultimo momento per dotarsi di catene non hanno però fatto degli “affaroni”. Prima della “sola” è infatti arrivata la speculazione che ha fatto lievitare il costo delle tanto richieste catene. Sarà anche una legge di mercato che aumentando la domanda aumentino di conseguenza i prezzi, fatto sta che i romani che hanno comprato catene da neve in questi giorni hanno spesso speso più di quanto avrebbero fatto 2 settimane fa. In tempi normali, un prodotto di qualità media costa fra i 50 e i 70 euro. Giovedì, vigilia della seconda, annunciata tempesta di neve, il prezzo è schizzato fino a 150 euro. Tanto è vero che più di un amministratore capitolino ha provato a richiamare all’ordine i commercianti.

L’unica speranza ora, per i forzati delle catene, è che almeno nevichi davvero. E che le strade tornino percorribili solo per chi è attrezzato. Altrimenti, al danno, si sommerà anche la beffa.

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