Roma come Calcutta? No Cruciani, non ci sentiamo offesi come romani

di Silvia Di Pasquale
Pubblicato il 18 Gennaio 2024 - 13:46
Roma come Calcutta? No Cruciani, non ci sentiamo offesi come romani

Foto da Youtube

Roma come Calcutta. Il conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani ha espresso la sua legittima opinione sulla Capitale, sua città natale, nel corso di un’intervista a “De Core Podcast“, condotto da Alessandro Pieravanti e Danilo Contaldo. “È una città che non sopporto. La paragono a Nuova Delhi, a Mumbai, Calcutta, queste città caotiche dove ogni volta che vado voglio scappare a gambe levate. Vedo smart in seconda, terza, quarta fila. Cose allucinanti. Io sono per le cose drastiche, proprio l’abbattimento di queste macchine”.

Meglio l’anonimato di Milano della Roma “de core”

Cruciani si è trasferito a Milano e non ha nostalgia di Roma: “Venticinque anni di Milano mi hanno abituato all’ordine più assoluto. Milano non è ‘de core’, è niente, ma l’anonimato mi piace più del ‘core’. Il fatto di essere in un posto che non ha un timbro, il dialetto, la romanità. Il concentrato di romanità l’ho sempre trovato insopportabile, è una cosa terribile. Il romano preso da solo è un romano, due o tre romani insieme ti danno l’idea di terzo mondo”.

La replica del comico Maurizio Battista

“Sentire quelle offese da Cruciani non mi è piaciuto. Non l’ho trovato carino (…) Io, da romano, non so’ scappato come hai fatto tu, ci sono rimasto, la vivo e la difendo la mia città, da chi come te fa queste affermazioni (…) Penso che quell’intervista abbia disturbato anche molti romani”. Queste le parole del comico romano, come riporta Repubblica.

Caro Cruciani, ti rassicuriamo: non ci siamo offesi

Emigrare è un diritto. Vale pure per i romani. Suona strano per una città così piena di ogni tipo di meraviglia come Roma, ma è così. Il leitmotiv della difesa a spada tratta della Capitale, che secondo molti un cittadino romano dovrebbe fare proprio all’atto di nascita, potrebbe non appartenere a tutti. A Milano, di bello non c’è solo il treno per Roma (frase sovente in bocca a molti nostri concittadini). E non tutti i romani apprezzano il dialetto romano: true story. Il paragone con l’India? Colorito, ma quale romano non si è mai scagliato contro il caos della Capitale usando paragoni simili? Scagli la prima pietra chi è senza peccato. Avere una nuova vita in un’altra città, magari nel nord Italia, non significa scappare, ma scegliere il proprio destino. Quindi Cruciani, ti rassicuriamo: non siamo “disturbati” dalle tue parole.