Santo Stefano di guerra nel Mar Nero, a Gaza e in Iraq: testimonianze “strazianti” raccolte da OMS nella Striscia

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 26 Dicembre 2023 - 10:01| Aggiornato il 27 Dicembre 2023
Santo Stefano di guerra nel Mar Nero, a Gaza e in Iraq: testimonianze “strazianti" raccolte da OMS nella Striscia

Santo Stefano di guerra nel Mar Nero, a Gaza e in Iraq: testimonianze “strazianti” raccolte da OMS nella Striscia

Santo Stefano di guerra nel Mar Nero, a Gaza e in Iraq: testimonianze “strazianti” raccolte da OMS nella Striscia.

Teatri di guerra senza pace. Anzi, sempre più caldi e disastrosi; così a
Natale, così a Santo Stefano. Mar Nero e Medioriente al centro delle operazioni. Ecco le ultime.

DISTRUTTA UNA NAVE MILITARE RUSSA NEL MAR NERO
L’aeronautica militare Ucraina ha dichiarato di aver distrutto una nave della flotta russa nel Mar Nero sospettata di trasportare droni iraniani “Shahed”, utilizzati da Mosca nel conflitto contro Kiev. La nave russa in questione è la “Novocherskassk “.

Ignoto il luogo dell’attacco ma un video diffuso da Kiev mostra una esplosione presso la base navale russa di Feodosia nella Crimea occupata. Da Mosca una parziale conferma dell’attacco. Lo stesso governatore filo russo Sergei Aksyonov ha ammesso esplosioni e incendi nella sua area.

BOMBARDATI TRE SITI DI HEZBOLLAH
Anche in Medio Oriente è stato un Santo Stefano infuocato. Gli Stati Uniti hanno annunciato di aver colpito tre siti utilizzati da Hezbollah e da altre forze appoggiate dall’Iran in Iraq. È stata una risposta ad un attacco avvenuto poco prima contro il personale americano a Erbil.

Una risposta a una serie di attacchi in Iraq e Siria condotti contro la base aerea di Erbil soprattutto dalle brigate Hezbollah o Kata’ib; una organizzazione che dal 2009 il Dipartimento di Stato americano considera “ terroristica“. Nell’attacco di Erbil sono rimasti feriti 3 americani di cui uno grave.

L’attacco è stato effettuato utilizzando un drone esplosivo prontamente rivendicato dal gruppo di Resistenza Islamica in Iraq. Gli attacchi si vanno infittendo. Dall’inizio della guerra tra Hamas e Israele (7 ottobre) ne sono stati contati ben 103, quasi tutti attribuiti al gruppo di Resistenza Islamica.

Immediata la risposta da Washington:” Gli Stati Uniti agiranno nel momento e nel modo da loro scelti se questi attacchi continueranno”. Attualmente l’esercito degli Stati Uniti è presente con 2500 soldati in Iraq e 900 in Siria come parte di un sistema inteso a combattere una possibile rinascita dell’Isis.

IL NUOVO BILANCIO DI MAGHAZI: 106 MORTI A NATALE
È salito ad almeno 106 morti il bilancio delle vittime del bombardamento aereo che nel giorno di Natale ha colpito il campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza. Lo ha riferito l’agenzia di stampa americana Associated Press.

Si è trattato di uno dei raid israeliani più sanguinosi dall’inizio della operazione militare seguita all’attacco di Hamas contro lo Stato Ebraico il 7 ottobre scorso. L’organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riferisce di testimonianze “ strazianti “ raccolte dal proprio personale nell’ospedale dove si trovano le vittime del bombardamento.