Berlusconi : prescrizione voluta e presa, “confessione” di non innocenza

di Sergio Carli
Pubblicato il 14 Febbraio 2012 - 16:31 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – In altre faccende affaccendati il Silvio Berlusconi di appena ieri e l’altro ieri lo abbiamo un po’ dimenticato. Ma a rinfrescarci la memoria arrivano due notizie, non tanto “nuove” in verità, però da non accogliere come ovvie. Perché ovvie non sono, anzi. La prima è la deposizione in Tribunale di un agente di polizia in servizio alla Questura di Milano la notte in cui Berlusconi premier telefonò e ritelefonò per intercedere pro Ruby. Ha detto Ermes Cafaro che la ragazza, aspettando di essere liberata da “Silvio”, comunicava che “Silvio” non sapeva che lei era minorenne ma sapeva benissimo che era marocchina. Marocchina, non egiziana: stai a guardare il capello…Se non fosse che il Parlamento italiano, la maggioranza dei parlamentari di Berlusconi e a Berlusconi alleati hanno votato per un “conflitto” di competenza e attribuzione ora all’attenzione della Corte Costituzionale. La maggioranza del Parlamento italiano ha votato, ha messo la mano sul fuoco sul fatto che Berlusconi quella notte fosse convinto che Ruby era la “nipote di Mubarak”. Mubarak l’egiziano e non il marocchino. Il Parlamento italiano ha votato, ha messo la mano sul fuoco sul fatto che Berlusconi telefonava come capo di governo che faceva azione di governo, cioè preveniva incidente internazionale con la nipote di un premier straniero. Ma a detta di Ruby e di chi la ascoltò quella notte Berlusconi sapeva che era marocchina. Dunque qualcuno inventò, sapendo di inventare, la storia della nipote di Mubarak. E il Parlamento italiano ha messo la faccia e la mano sull’invenzione.

La seconda notizia è quella che Berlusconi se la caverà nel processo Mills, che lui imputato e il suo collegio di difesa raggiungeranno l’obiettivo. L’obiettivo dichiarato e rivendicato dall’imputato, dagli avvocati Ghedini e Longo: la prescrizione. cioè il processo che si conclude senza sentenza. Cosa vuole un uomo pubblico e anche un privato se accusato di un reato che non ha commesso? Vuole sentenza, conclusione del processo e assoluzione per “non aver commesso il fatto” e perché “non sussiste”. Se un uomo pubblico e in fondo anche privato invoca, pretende, insegue la prescrizione in fondo confessa. Confessione di non innocenza.