Guitti di sinistra: perché non applicare il decreto Salvini è un errore

Guitti di sinistra: perché non applicare il decreto Salvini è un errore (nella foto Leoluca Orlando)

ROMA – Giuseppe Turani ha scritto questo articolo dal titolo “Guitti di Sinistra” anche su Uomini & Business. 

L’ho già scritto da un’altra parte, ma mi piace ripeterlo. Il team medico della nave Sea Watch (tutti ragazzi giovanissimi) in un loro comunicato chiamano i 49 immigrati che hanno a bordo e di cui si stanno occupando “Gli ospiti”: finalmente una piccola lezione di buona educazione e di civiltà. Un applauso per questi ragazzi che da giorni vagano in mezzo al mare.

E rimaniamo sempre in tema di immigrati, con la clamorosa protesta di alcuni sindaci. In linea generale non bisognerebbe mai fidarsi di Leoluca Orlando e ancora meno di De Magistris: anche se non te ne accorgi, in tutto quello che fanno c’è sempre qualcosa di sbagliato.

Adesso hanno deciso di opporsi, e di non applicare, le parti più insensate del decreto sicurezza di Salvini (una specie di manifesto razzista, che poco c’entra con la sicurezza), rischiando ritorsioni penali.

Ma la strada è sbagliata. Non esiste che i sindaci decidano quali parti delle leggi dello Stato applicare quali no. Nemmeno la magistratura ha questo potere.

Il decreto sicurezza presenta profondi aspetti anticostituzionali. In un paese civile i sindaci, o altre associazioni, mettono su meraviglioso team di avvocati e portano la questione davanti alla Corte costituzionale. In appoggio, possono richiamare in servizio Mario Capanna e i suoi boys e far sfilare 30 mila persone per le strade di Milano. Una volta lo si faceva anche per molto meno.

Tutto il resto è tempo perso. Teatrino per guitti, di sinistra purtroppo.

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