ROMA – Sky e Dazn: Antitrust gliela farà pagare? Fosse per chi consuma e paga calcio in tv, non ci sarebbe gran bisogno di istruttorie, indagini e verifiche. Tanto meno ci sarebbe bisogno dei mesi che l’Antitrust si prenderà per deliberare. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Antitrust fa coi suoi tempi e coi suoi modi il suo mestiere. Sollecitare e pretendere è improprio. E soprattutto inutile.
Ma che Sky e Dazn non l’abbiano raccontata tutta e giusta a proposito delle partite di Serie A in tv e in streaming quest’anno, se lo domandate a chi ha pagato e sta pagando per vederle…Se lo domandate sarà un plebiscito di lamentele accorate e anche innervosite. Se lo domandate in giro la risposta sarà corale: sì, Sky e Dazn non l’hanno raccontata tutta e giusta.
Sky per settimane e settimane ha raccontato nelle sue auto promozioni che la Serie A era sua, sua più o meno come sempre. Formalmente avvertiva certo che tre partite di campionato a giornata non le trasmetteva più. Ma lo faceva diciamo così con note e piè di pagina. Come si fa con le clausole scritte in piccolo dei contratti scritti in grande. Vedrete che quando Antistrust esaminerà sarà tutto formalmente in regola. Almeno per Sky. Formalmente.
Nella sostanza al consumatore, all’abbonato Sky si è cercato in ogni elegante modo di omettere che pagando la stessa cifra dello scorso anno vedeva tre partite in meno. E che tra queste tre c’era sempre quella del sabato sera, di solito una partita clou. Stessa cifra da pagare, meno merce in cambio. (Tra la merce in meno anche la Liga spagnola che prima c’era su Sky e ora non c’è più).
Gliela farà pagare questa omissione Antistrust a Sky? Improbabile.
E Dazn che ci ha assicurato che le partite in mano sua erano il calcio da vedere “come vuoi tu”, dove “vuoi tu” e che poi o non si vedeva o si vedeva in ritardo o si vedeva a scatti o si intravedeva annebbiato? Insomma io pago e la merce non arriva o arriva avariata. Qui il peccato è assai più grandicello di quello di Sky. Sky in fondo ha aumentato il costo dell’abbonamento senza dirlo (stessa cifra partite in meno). Dazn ha fatto di peggio e di più: ha venduto un pacco vuoto o riempito a metà.
Dice che Dazn migliorerà, che le prossime partite Dazn miglioreranno. Ci mancherebbe altro. Strana rassicurazione, come se ordinando tre caffè al bar arrivassero due tazzine vuote e la promessa che la terza sarà piena. Dice però che alla cassa Dazn di fatto ancora non si è passati. Perché il primo mese di abbonamenti è gratis e che quindi, se Dazn si vede male, finora nessuno ha pagato nulla.
Attenti però. Il primo mese è gratuito ma per chi si è abbonato è previsto il rinnovo automatico. Se non piace occorre farsi carico di dare disdetta. Siamo certi che Dazn riuscirà a trasmettere in maniera decente le prossime partite e che quindi non ci saranno gran disdette, tanto meno equivoci sulle disdette. Però Antitrust dia anche un’occhiata a questa del che succede dopo il primo mese Dazn gratis. L’estate delle piattaforme Sky e Dazn ha mostrato ancora una volta che fidarsi sì, ma non fidarsi è meglio.