Smartphone ai bambini, non c’è solo TikTok, ma le famiglie sono inette: una legge li proibisca sotto i 12 anni

Smartphone e bambini. Il 66% degli italiani vuole una legge che vieti ai bimbi lo smartphone. Il problema è che una famiglia su due non controlla l’attività dei propri figli sul web. Dice Manfred Spitzer, neuropsichiatra di fama mondiale: “A rischio il futuro dei giovani”. Serve un tavolo di governo. E sono d’accordo politici  bipartisan e scienzati.

Il 66% degli italiani vuole una legge che vieti l’uso dello smartphone agli under 12. Lo rivela il sondaggio di queste ore fornito da Noto su un significativo campione di elettori italiani.

C’è un vuoto legislativo da colmare al più presto. È urgente un tavolo di governo che coinvolga tutti gli attori in campo. Lo chiedono, preoccupatissimi, politici di sinistra e destra. Neuro scienziati. Il garante per la privacy (Pasquale Stanzione). Il guru tedesco Manfred Spitzer, il neuropsichiatra autore del saggio “ Demenza digitale “.

Anche il Papa ha detto la sua. Da Mosca il presidente Putin è passato subito all’attacco dicendo che il web “ vuole sostituirsi ai governi”.  Lo ha anche detto al Forum economico mondiale di Davos. Chiaro riferimento ai fatti del Campidoglio USA del 6 gennaio. Allo “zar” non piace il crescente potere di “Big Tech”, lo teme e lo combatte. “I social pensano di dirigere la società”.

Proposto un disegno di legge urgente

Le nuove tecnologie sono dannose come la cocaina. Lo sostiene, documentando, il senatore di Forza Italia Andrea Cangini. Al suo fianco Sandra Zampa, già vicepresidente del Partito democratico (2013-2017), oggi sottosegretario al Ministero della Salute.

Chiede di potere “stabilire l’età  minima, attraverso un tavolo di governo che coinvolga tutti gli attori“. Ma anche “più poteri  alla polizia postale e leggi più severe contro i colossi del web”. Aggiunge Lamberto Maffei, neurologo toscano, vicepresidente dell’Accademia dei Lincei. “L’abuso dello smartphone è pericoloso come la droga. I ragazzi disimparano anche a parlare”.

Il guru tedesco Manfred Spitzer: “Gli smartphone creano dipendenza . Sul cervello hanno gli stessi effetti delle droghe”

Dall’Università di Ulma, in Germania, dove dirige il Centro per le neuro scienze e l’Apprendimento, Manfred Spitzer ha fatto sentire la sua voce autorevole: “Fate bene ad alimentare questa discussione legislativa perché è sacrosanta. Lo smartphone interferisce con le basi neurobiologiche. Gli effetti sulla salute sono dannosi. Si rischiano la miopia, l’obesità, disturbi muscolo scheletrici, insonnia, ipertensione, diabete di tipo 2, danni alle coronarie, ictus, ansia, demenza”.  E poi: “Stiamo mettendo a repentaglio il futuro delle prossime generazioni”. L’Organizzazione mondiale della Sanità ha avvertito : “I bambini meno trascorrono tempo davanti allo schermo, meglio è”.

Sfide estreme sui social: 16 mila  hanno accettato la trappola

Lo ha certificato lo studio Espad condotto dall’Istituto di fisiologia clinica  del CNR di Pisa. Quasi 400mila studenti, fra i 15 e i 19 anni, hanno riferito di sapere di queste sfide estreme sui social. E  ben 16mila di questi hanno ammesso, candidamente, di avere accettato la proposta di “ challenge”. Insomma hanno accettato la trappola.

Sempre secondo il sondaggio Noto (commissionato da QN) l’85% delle famiglie ha ammesso di non riuscire a togliere il telefonino ai ragazzi a tavola. E il 75% degli under 12 posssiede un cellulare (il 7% ha ricevuto un telefonino in regalo prima dei dieci anni “. Cifre che fanno riflettere. E non poco.

Un vuoto di legge da colmare  al più presto. Prima che sia troppo tardi

La chiede il garante della privacy, la invocano deputati e senatori, i neuropsichiatri dicono che è urgente. Ma questa benedetta legge quando si farà? Il governo che verrà avrà la sensibilità necessaria di varare un decreto in attesa che si muova il Parlamento?

La tragedia di Palermo (Antonella, 10 anni, soffocata dopo essersi messa una cintura al collo, sfida estrema da pubblicare poi sul social network cinese Tik Tok) e il bimbo di Bari trovato morto dai genitori, impiccato,  hanno mobilitato finora la sola magistratura.

Che ha aperto il solito fascicolo contro ignoti. Ma in questo pasticciaccio di ignoto c’è ben poco. Lo sanno tutti. E allora cosa si aspetta a intervenire. Altre tragedie?

 

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