Tasse e pensioni: lezione inglese, Italia assente in classe

Lezione inglese: quando fai le cose a debito non puoi fare come ti pare, quando vuoi spendere soldi da prendere a debito l’ultima parola ce l’ha in fondo chi per quei soldi ti fa o no credito. Baldanzosamente il governo di Londra aveva deciso e annunciato: 50 miliardi di sterline di tasse in meno. Tutti contenti? E come no…Solo che quei 50 miliardi il governo Truss non li aveva e non li ha da spendere, li avrebbe finanziati a debito. Finanziare a debito è finanziarsi gratis? Proprio no: chi presta soldi alla Gran Bretagna ha calcolato che la Gran Bretagna andava a far troppo debito, troppo per prestarle a tassi bassi, quindi alzare i tassi e giù la sterlina. O, più drasticamente, non comprare, sospendere acquisti titoli pubblici britannici.

Di corsa la Banca di Inghilterra ha dovuto comprare titoli pubblici, di corsa il governo di Londra si è rimangiato tutto il piano di meno tasse, un mucchio di meno tasse senza toccare spesa pubblica. E non è stata la Ue, la Bce, l’euro. La Gran Bretagna con la Brexit non ha né patti né vincoli europei, può fare quel che le pare. Ma non indebitarsi gratis, questo non lo può fare. La libertà fiscale di un paese è funzione dell’0entità e della qualità del suo debito pubblico. Questa la lezione inglese (solo la più recente di decine e centinaia analoghe).

Italia assente in classe

Per motivi…elettorali. Per motivi sociali. Per motivi culturali. Per un sacco di convergenti ed evidenti motivi l’Italia il giorno e i giorni della lezione inglese non era in classe, era assente. Per sancire la ufficiale e definitiva cancellazione della peraltro mai attuata legge Fornero (pensione a 67 anni) il nuovo governo italiano pensa di mandare in pensione dopo 41 anni di contributi verso i 60/62 anni di età oppure di mandare in pensione verso i 58/60 anni di età con la pensione più bassa del 20 per cento o giù di lì. Come che sia, sia andare in pensione prima, prima di adesso. L’ultima cosa di cui il paese ha bisogno è la prima in agenda di governo e sindacati. Poi il governo che arriva pensa di abbassare un po’ di tasse.

Quindi di rinnovare, anzi allargare aiuti e sostegni per il caro bollette e caro energia. Quindi flat tax allargata per le partite Iva. Cui sommare le obbligatorie rivalutazioni delle pensioni in essere e le spese pubbliche indifferibili e irrevocabili. Disponibili, a seconda delle stime, tra i 20 e i 40 miliardi. Conto sommario delle voglie e impegni di spesa: tra gli 80 e i 100 miliardi. La differenza…la differenza si finanzia a debito. Si finanzia massicciamente a debito l’Italia che a differenza della Gran Bretagna ha i vincoli Bce, Ue, euro e soprattutto ha già il maggior debito pubblico d’Europa? Lezione inglese, quel giorno l’Italia non era in classe. E, se c’era, dormiva. Ripetente da decenni in materia debito pensa che basti e avanzi un biglietto di giustificazione dei genitori-elettori per farsi finanziare gratis.

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