Urbano Cairo cambierà direttore del Corriere della Sera? Scenari di Cesare Lanza

di Cesare Lanza
Pubblicato il 19 Luglio 2016 - 06:56 OLTRE 6 MESI FA
Urbano Cairo cambierà direttore del Corriere della Sera? Scenari di Cesare Lanza

Urbano Cairo (nella foto mentre osserva perplesso una partita del suo Torino calcio) cambierà direttore del Corriere della Sera? Scenari di Cesare Lanza

Urbano Cairo sarà editore del Corriere della Sera e tutti ora si chiedono: chi sarà il nuovo direttore del Corriere? chi dirigerà la Gazzetta dello sport? Saranno confermati gli attuali direttori? Ne arriveranno di nuovi? Ne torneranno di vecchi?

A un giornalista, scrive Cesare Lanza in questo articolo che è stato pubblicato anche sul suo blog, non può che far piacere che, nella disputa per il controllo di Rcs e quindi del Corriere della Sera, abbia vinto un imprenditore come Urbano Cairo, che di mestiere fa l’editore.

Dicono tutti che abbia il braccino corto. Meglio avere il braccino corto che mandare in rovina le aziende editoriali, come hanno fatto le lobby finanziarie e bancarie. So che Cairo, braccino corto o no, non ha mai licenziato nessuno e sono compiaciuto di aver scritto che Cairo, se e quando scende in campo, vince.

È un falco prudente, rischia a ragion veduta. Naturalmente, è atteso alla prova più delicata della sua carriera – che varrebbe la pena di scrivere e rievocare.

Si dice in giro che Roberto Napoletano lascerebbe a settembre la direzione de “Il Sole 24 Ore” per assumere un incarico – quale? – più prestigioso. Si dice che al Sole tornerebbe in pista per la direzione Ferruccio de Bortoli. Ma si dice che Sua Eminenza Ferruccio sia anche nel cuore di Urbano Cairo, per un ruolo di consulente ed amministratore: è stato il più autorevole e tempestivo critico della passata gestione del Corrierone, con prese di posizione polemiche, che compromisero il rinnovo del suo contratto. Oggi è in una piacevole sala d’attesa, come editorialista del giornale da lui diretto due volte e per più di un paio di lustri, nonché come ospite cardinalizio e benedicente in alcune trasmissioni televisive.

Pensando a De Bortoli, non si può non inserire Paolo Mieli: anche lui a lungo (due volte) direttore in via Solferino, anche lui ospite d’onore nel circo dei talk show e – per di più – autore e presentatore di programmi di storia antica e recente. Nessuno sa specificare la qualità dei rapporti tra Mieli e Cairo.

Intanto, il direttore è Luciano Fontana, che fa un buon giornale considerando le difficoltà interne ed esterne, con un profilo prezioso di professionalità e affidabilità. In pole position, forse ingolosito e forse no, è Enrico Mentana, conduttore del telegiornale di La7 e di ragguardevoli maratone in occasione di eventi tragici o elettorali.

L’equazione tuttavia sembra troppo semplice e forse frettolosa per il rumor che lo riguarda: Cairo cambierà tutto in Rcs e al Corriere, quindi il prescelto sarà il suo miglior, attuale personaggio a La7. Possibile… Al Corriere o alla Gazzetta? Della rosea Cairo pregusta e annuncia un grande rilancio, a cominciare dal Giro d’Italia, assai meno redditizio rispetto al Tour de France. Presto mi permetterò di dare qualche consiglio disinteressato a Cairo, all’inizio della sua spettacolare e colossale avventura. C’è una grossa insidia per lui e forse – forse – non se ne rende conto.