Jobs Act, Vicenzo Vita per Articolo 21: “Garante privacy chiarisca su controlli”

Jobs Act, Vicenzo Vita per Articolo 21: "Garante privacy chiarisca su controlli"
(Foto Ansa)

ROMA – Il garante della privacy deve fare chiarezza sui controlli che riguardano il Jobs Act. A dirlo sono Giuseppe Giulietti e Vincenzo Vita di Articolo 21.

In una nota congiunta Giulietti e Vita si schierano contro il Jobs Act di Matteo Renzi:

“C’e’ stata qualche timida frenata sugli effetti dell’articolo 23 del decreto sulle Semplificazioni, attuativo del Jobs Act. In merito al controllo a distanza dei lavoratori attraverso tablet, cellulari, smartphone. In verità, nessuno ha detto, a cominciare dal ministro Petti, che la norma proposta sara’ ritirata. Per prudenza e buon gusto.

Non hanno certamente esagerato nelle critiche coloro che come la Cgil, hanno parlato di Grande Fratello. E, purtroppo, c’è poco da ridere o da buttarla in goliardia, come ha fatto qualche dirigente del Pd. Il tema della privacy ha a che vedere innanzitutto con i diritti delle persone previsti dalla Costituzione.

Del resto  esistono già tante disposizioni a tutela della sicurezza pubblica o dell’ordine. Se li’ stesse il problema. Ma non è questo il punto. Ancora una volta si introduce una grida, utile sicuramente come deterrente: censure, autocensure, delazioni. Altro che sminuire, allora. Si ritiri l’articolo. Si tolga dal terreno un ulteriore ostacolo a esercitare la propria libertà. Se la norma fosse applicata alle redazioni, poi, i vari editti bulgari sarebbero al confronto cose da niente.

Ci attendiamo che martedì prossimo il Garante per la privacy Antonello Soro voglia chiarire la questione nel corso della relazione annuale al Parlamento”.

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