Le impronte digitali possono essere “duplicate”

NEW YORK – Le impronte digitali possono essere “duplicate”: abbiamo visto tutti le serie poliziesche dove i principali indiziati restavano sbigottiti nello scoprire che le loro impronte digitali risultavano sulla parte inferiore della maniglia della portiera della vettura della vittima. Le impronte digitali sulla scena di un crimine in realtà non provano un bel niente perché sono facilmente “duplicabili”. Impronte in grado di ingannare il sistema di sicurezza di una banca basato proprio sulle impronte digitali. O di depistare le indagini. Vacilla sempre di più quello che per oltre un secolo è sembrato l’indiscutibile pilastro della verità processuale.

Ad esempio, James and John Parr sono stati entrambi arrestati per aver rubato 10.000 sterline di orologi, dopo aver lasciato un po’ di sangue su una lastra di vetro. Erano gemelli identici. Il DNA corrispondeva con ciascuno di loro e entrambi hanno sostenuto di essere in casa al momento del furto. Se uno di loro aveva lasciato un’impronta digitale sul vetro, la polizia sarebbe stata in grado di arrestare il gemello colpevole. Anche se i gemelli hanno impronte digitali simili, è facile distinguere tra di loro. Con la sola prova del DNA, i poliziotti erano impotenti. Dal momento che entrambe le persone non possono essere arrestate per un crimine che solo uno di loro ha fatto, sono stati infine rilasciati.

Non c’è dubbio che la genetica abbia un ruolo fondamentale nella produzione delle impronte digitali. I solchi e i piccoli vortici sulla punta delle dita seguono i modelli stabiliti dal DNA. Ma a cosa servano esattamente è un mistero. Alcuni sostengono che le impronte digitali aumentino la nostra capacità di aderenza alle superfici. Altri sostengono che il modo in cui i piccoli solchi interagiscono con l’ambiente consenta alle persone di sentire la texture. In realtà i microsolchi digitali creano una vera e propria papilla dermica. Dei piccoli pioli, che ancorano la pelle morta esterna alla pelle sensibile e vita interna. I pioli sono quasi sempre lì, ma possono essere spostati facilmente quando siamo giovani.

Alcuni studi dimostrano che toccare il liquido amniotico nelle settimane tra la sesta e la 13ma in gravidanza può cambiare il modello di eventuali impronte digitali del feto. Se a questo si aggiungono le lievi differenze dovute ai mutamenti nutrizionali, al movimento e alla crescita, e due bambini con DNA identici possono avere impronte digitali facilmente distinguibili. Sebbene non vi sia disaccordo sul numero esatto di impronte digitali sovrapponibili, la possibilità che le impronte di una persona corrispondano perfettamente a quelle di un altro è di uno su 64.000 milioni.

Le impronte digitali sono formate da tre sistemi di linee papillari e sono classificate in 4 tipi. Se non si riesce a risalire a quale di questi tipi appartiene un’ impronta, è impossibile attribuirla a un individuo.

Gestione cookie